GARZONI - La piazza universale - 1589
tj%' T I A Z Z v* lare improprio,® fi vfa quando fi dà una qualitàauna eofa ìnconuenientt, Tdàoro. a quslìa come nota Jftdoro l'effempio in quel luogo di Virgilio. Verfaque iuuencum Terga fiaticamm baila. Oueilfiuperbo Remo per mottrar chela gente latina eraarm'tgera,diceua, cbeloro armando la terra per p ungere i bmnifm vece dello Himolo,vJaud' noihatta,cioèlapiccaouero alti'arma hasìata.Invltimo s'apperlitnea correttori di notar i'Amphibologie,ehc non fon'altro, cheparlari dubbioft come fu quello dell'Oracolo d Apollo a Tino . esfio te ^teacìdaRomanos vincere paffc. Et quell'altro poco differente da queflo,che diffe. ibis redibis nonmorieris in bello. latrare». Cofiquel verfo del Tetrarca. Vincitore Alcf]andrò lira vinfi. 1>oue manifettamente appare,che fen fi eppoftti fiponno dare a coteì role amphilogiche,® dubbiofie.No fono manco degne di correttione in prò fi lafigura Apheres pcrmeffa aToeti/oli,nella quale fi lena una lettera,o laba alla parcla,onde il Tetrarca diffe. Largai il defio,ch'io tengo bor molto afreno. Tenendo Largai&er aliargai.Et altroue difife, efio, in luogo di quello, com mila Canzone che comincia. Quell'antico mio dolce empio Signore. Ouediffe. E le mie d 'etto bgrato Tante efi graue,e (i giutte querele. Onde dice i moderni hanno tolto sii dìdirepreffo;floria,Vangelo,Spagna,ct Bembo, finali altre parole in luogo d'appreffi,d'BÌHoria,d'Euangelo, etdHijpagna pia dal Bembo lodaie,cbe leprime.Coft ÌEpentcfis,ebe nel mezp delta pa Petrarca, la aggienge lcttera,o fillaba,come in quel uerfio del Tetrarca. . . Eiprefifol'un contrario l'altro accenfe. Owd i o. Ouela lettera n.vi è dì più.EtQuidioToeta diffe. Septemque triones.Tro feptentriones,aggìongendoci dipiù quella fil Uba in rnezo. Et Cefar efu arguito in una epiflola daOttauio (comefiriue Quintiliano) che diceffe Caliciuni, & non più pretto CAòvLm/ipUtando quella iettera.i.fuperfluafbenchegliautto ri dotti non habbìano feguito in modo alcuno il fio parere. Cofi la Sincopa, the toglie di mezp parola lettera,ofìltaba,come fece Virgilio in quelutrfo. ugiuo. Manet alta mente repottum. vfando repoftiim,» ? luogo di repolltum . Et il Tetrarca diffe. Petrarca- Già nonfottunudritain piume al rezxP' vfando fiottu, in vece difotti tu. Ebenvero,che qualche fiata fifaaticoin profii con qualchegratia & leggiadria.Cofi l'Apocope, che tronca nclfine olettera,o fiilaba,come in quel verfo di Dante, ' Tbanno
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