GARZONI - La piazza universale - 1589
V l V E K S A L E. 17 * Sjfe,che Logica e(t 3 qua ; a fancafijì qua: vir(enttir, & no n flint , lihefaf . Quindi Auerroc nel primo della Fìfica diffe,cbe molti degli antichi in ma mfett'iffimi errori cafiarono,foloper efiferpriui del poffeffo di questa-, Auc fetenza » Vlatone, comeriferifee esfgottin Santo nell'ottano libro deliaci città di Dio,ancora la fece parte,o ffecie di filofofia per fio maggior gran ™*ra 3ezja,diflingncndo tutta la filofifia in tre par tifin morale, naturale, ® fationole, quale dichiarò non effere altro che la logica . Ma lacutifiimo Theotogo Antonio Andrea par che d'ogni altro più difinfornente tratti la 'nobiltà, & grandezza fina, col tbema di quelle parole dell'Ecclefiattico : Gimmcoelicircutuiipl a : doue le attribuì/ce vna capacità eelettcs, potendo noi d'ogni problema per mezo d'efili ftllogizare,®una nobiltà fu prema dichiarando per fientenzad Aristotile nel primo della Metafìftca, Ariftoti che fio una fiienza ritrouata filo per fi per e, ®effendo cofi difficile a noi, per trattar de gli enti attratti, cioè delle feconde intentioni aggiùnte alle prime,come vuole principalmente Auicenno . Hor questa difiipli Auicé nadamoltichiamtta fetenza come da Scoto , da altri modo di fiienza,o Sco tnttromento di fiapere, è quella che l'unti co dialettico Zenone affcmigliò politamente al pugno chiufidellamanofvnperoche ficcint amente,® bre Zenone uemente procedendo arguifie,confiuta, proua,diffinìJce,dittìnguc ,rifponde alle materie,® fioggetti,cbe fi trattano in effa. Et in ogni partecbiara- mente fi feorge il fuo pregio,® ualore,pcrche ella fila trotta ieffentiale dif finitione dì ciafiuna cofi, abenche Aristotile ci metta per ignote l'vltime differenze verc;elia ci difiingue la verità dalla falfità facendo aguifo i di va tpaflòretlain deliciofipratiche coniamone và Jciegliendo gli odoriferi ori da {pini,® virgulti,chela terra mefcbiatatalhcra inficme co e(fi;Cin fegnx di ridurre a capi vniuerfali tutti gli enti pe'l mondo "fiorfi,® diffufi, e fitto dicci predicamenti ci raffegna quante cofi capific ottettogran ma– china del modo; ella per infignarct il vero modo di diffinire in tutte le cofi, ridotto fitto quei capi, ci trotta igencrije ?]>ecie,le aifferentie,i proprq,® gli acci denti,quali'hanno dimandato prcuicabili,chedittinguendo una ce fa dall'altra,ci diebiarono i'vniuerfid,® compita diffinitione di effa; ella c'in- fegna ne'libri della Tcribermeniaivarif mocidenuntiarc una cofi da noi Concettain mente,o affermandola^ nrgandoL,elia c'mfegnai diutrfimodi d'arguire, pronar quel c'habbiamo cócetto nella mète,® imperato den nonìiare affermatìmmete, 0 negatiuaniente, ne'fittiUffimi libri della Trio ra,cllx c'ìnfigna tutti i modi probabili da argumttare in ogni firte di mate ria ne libri Topici-ella c'infogna laverà dimofiratione delle cefi, ritr citan– do le confi vniuerfali,® facendo ennentiationi, che fino dafie, ® fecon– di loro itteffe,® conuertibiiìfra loro,per le quali fi trono la perfetto effen fiale verità dellacofi cercata ; ella finalmente C'mfegna ne gii EIeri: bit tratti afiofigli homi,® le reti de Sofitti, li quali fondato agttifa di faliaci Greci nel canai Troiano tutta la forzj degli argomenti loro neWinfidie di S 2 parole
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