GARZONI - La piazza universale - 1589
*7<* T I A Z Z A parole anfibologiche,&di parlari,che portano /eco dittcrfitàdifinfino* mediocre. 1>i questi tengono la palma [ragli antichi Antioco Scfifia,Eut de;no,Cleante,Crifippo,Cjorgia Leontinopadre dell'arte isteffa, Protagora Abderite,Filzrgo,Dion Prufieo, Affafiio "Raucnnate auditore di Paufit- riu,& framodcmi ceriè vnt ficola,ehe per riuerenza della loro afirittà no efo di nominarci veri Logici fono principalmente r Bcetìa,AmmariiofFor firio,Simp!iciofBoetho Affafio,San Tomafio, Scoto, poi uengonofra me* principali il Caktano de vio^r il Thiene,Egidio Romano fBurleo, Taldo- ntno,Antoriio Andreafiiorgio Trapezpntìo congliinterpreti fuoiil Nf » mago,&illatomofiiouanni%ceiofil €efàrio,illauello, FrancefioTolc- ' do,&altrimille .1 Sofisti poi fono quelli, cheuengorìo tfilitfi meritamente S A"oì?i" d A ! i a r e P u ^ l c a di "Platone come troppo gonfi, & fiuperbi. & A ut rrue net no. ° ° • t rin10 delfielo al commeto fettuagefimo quinto gli di/fregia com tori de'principi]^ della fiapienza. Cofi Agostino Santonellibro della det trinaChristianacinfigna di fuggirgli,dicendcj,he debbiamo guardarci da quella cieca libidine di contendere^da quellapaz^a, &puerile ostenta- tione,c'banno alcuni nell'infidiar con parclejèr ingannare il compagno,^' parimente Vrbano Papa nella dìstintione trigefima fettima al capitolo , Omne m mmàmprobagrandemente coteste riffe de Sofisli,dicedo,che no piacciono a Dio,ne feruono allafemplicità della fe de nostra .tr Eteronimo nella epistola aDamafio dice a questo propofito. Nonn e in nanitat e fen fus, & oblcuritat e menti s ingredi Sophifta e uidérur.cmi diebns,& no ctib.in dialectica torquentur?Ho r molti fienai uhi] diquesti, c'htmnoù dotta k uera faenza ad una Sinagoga dircmori,& di strepiti felamente,* tanto pìtiche^uaniffìmamenteficontrafia talhorafepra unaparola, &fi fpende una giornata a dijfinirefeil terminoefiegno d'oratione,o Meramen fegnod'hiJìoria,fe(\im e s efr ^ eglifilo perfetto verbo , opur v è ancora chigenera perfetta or aitane fenzaluì ; fe iha da principiare dalfnono ci "Pietro Biffiano,o pur dalle uoci con altri nominali, fe il nominatìtto e retto fa oratìoe uera,ofalfa,o pur l'obliquo ancora effo,fe il nome fignifica nat ralmente con Platone,ouer più prefto ad placitum con Aristotile, fa'l co eluder, cheSortefia un'afinofia in materiacotingente,ò neceffaria, fi len– te è un capitano fuperiar e a tutti ipredìcameii,ouero un tràfi adente. Se fi nalmente Platone ch'è neltinferno ha fornito di àifputare ancora T o Sorti per fuaàifgraita correndo s'Ita mai ro tto ìlcoll o.lo non dirò niente di tati trattati di appeMwni,fiuppofitiorii,obligationì, mo datila, ifidijfolubilK ttyonibili,cofequ$tia,redu^^ tiorit,distribtttioritfwbere'ik,heccbótà,p mille altre fantafie, doue tutto il giorno perdono quato cer nello hano p fo tapoMÓ dtrò,come nelle fole fi pavoneggiano interno, per veder fi qu th'uno a cafigli mira quando concludono fottihnente che M us el i in mn IQ >& Deu s no n elty n ce _loio «ere t&^Anglia el i terra , Pannu s eli de
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