GARZONI - La piazza universale - 1589
IT 2 ^ I V E K S U L £. »7 7 Anglia,erg o panu s eft de terra.2^o * dirò come nelle ààfbute entrano bal- danXpfamentecredtndofi di conchiudere ilmondo, conprouare, che O nia quod \idetur,fecondo "Protugora,e(i, (ed videtu r che tua. concluii o fit falfa,erg o eft faha.2 ^0» diròdella fugaprefa da loro, cerne ft vedono, alle Hrette,che veramete m quefia parte fon poco differenti dal comb déVaftbi, li quali{come dice Appiano Aleffandrmojpugnauatiofuggendo ritirando fi a guifa di tanti ferpifra quei spineti de gli ofeuri termini birinto dellor ceruello feparatiJiyon dirò degli affolli che fanno nelle frau dolenti dimande,con le quali o convincono colui,che allimprouifo rispo 0 lo fanno arroffire di vergogna, per non faper alla loro importuna riehì fla da quella uiua, &• rifiuta rijpofla, che effi vorrebbono a un tratto. M fopra tutto fanno il diavolo con le fottiglieige d'Oliverio dellHentisbcro, clAleffandro Sermoneta del Strodo,del Mengo,deUOcham, del Muc aga del Flandria, di "Paolo Tergulenf e, del "Buridano, di Marfilio,di Simone Lendenara, diUernardo Torno, di Meffino, dAngelodaFoffambruno,di Antonio Sirena, di T^icolò a" Or bello, di Francefco de Marchia, di Bone RiccardoFerrabrich, d'Antonio Fracantiano,dellaBorfa Laurentianaja qualefegittaffé tanti beccì,quante foffficariejì potrebbefar guerra al Tur co,&al Sopbiinfiemeinfteme. & fopra tutto hanno del lor ualoreaffai buona op inione,perche con le lor vie nominali ti voglion far divenir rea che fé foHinelÙato dì Milano io credo, chepaffareffi per dieci fole ne più ne meno, come quei di Spagna.lo lafcio fultima, che andando dietr ro,haurai coft pieno il capo di figure, & d'equipollente > che tornand /cola potreHi cimentare un carro da buoi, onero d'animai rationaie, ch fei,diuentare equipollente a uriafmo,o un cavallo. Hor tanto baffi de'L o ci,& Sofi/liinfieme, Annotation cfo pra il xxxi . Dif c Dell a Dialettic a ouer o Logic a ragion a molt e tofeGio . Battìlìa Bernardo , nel fuo Seminari o dell a Filofofia,a l verb o Dialeclica.&a l verb o Logiea.E t cofi deSofifti , al verb o loro . Etde'Dialettic i tratt a ancor a Celi o Rhodìgino, ne l «piano libr o dell e fue antich e Lettioni , al capìcolo t rìgciìmo. D E ' R H E T O R I . Difc . xxxij . 'fnuentìone della'Rhetorica sattribvifce da Quintiliano,& da "Bartolomeo Caualcanti principalmente alla natura, co. meqvellache infegna nelthuomol'attitudine, &lapron. Quin tczjaalben parlare ,& quindi per leffercitio ,& per lofi no - feruatione degli buomini è Hata dalle nationi più ingegno- B Jeantpliata } &accrejciftta in modo fibepofeia^s è ridotta ad arte da color S ì che CI.
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