GARZONI - La piazza universale - 1589
V N I VERSAL*. Z8i fe non perche fapìentìjfimamente difcorri,e cold/fiorfio reggi, e col govern efferati nella fapienza i tuoi amatori ? Ter ami cagione Homer o t'a permaeüra d'Achillenelprecettor Fenicehuomo di eloqvenzaconfvma- ta, fe non perche tu fella fcorta de'putti, il rifugio de'gioueui,& un fost gno mirabile della vecchietta ? Onde auien che Tlaton defideravacbi huomini eloqventi foffer rettori delle Citta, Comefvron Solone, & Lic go ,fe non per che tu fei conofiiutaper maeflra del mondo,per regola poli, & per effempio,eß>ecchio di tutti in vniuerfale ? Terche fosti tu i quelfoggetto raro d'eloquenxp Georgia Leontino dvnaurea fatua in De remuneratale non perche l'or ode perle ,e le pia pretiofe pietre del m fon cofie coparabili al Ivo pregio, ® vatoreiPerche cauft il Savio ne'T nerbi) èffe quella fentenza. Cor fàpientis eructia t os Mum, & labi js il Iiusaddatgratiam . Se non perche tu fei la favorita dellegratie, etuttii fauori dipendono pia da te, cbedaltraparte?Terchecaufa quel raro sp tacolo £ eloquenza (parlo £Aaron facerdote ) fu dato dot Signore pe compagno a Mose di linguaintpedita,fe non perche tuglibauestia conq fiarlagraiiadeHofiinato,eproteruopetto di Faraone?Ma, fie tu foffi nel merito vile ,o per forte degna di no effe r ammeffia nel concittoro d fa,come uogliono alcuni inetti ,e tuoi nimiciparticolari,t y haurebbe celebra to il Savio mai con quella fentenza. Qui fàpiens enVord c appellabitu r prudens» & qui dulci s eloqui o maior a precipie t ìe fetu non fofficara fuor dimodo,nacredo,cheHomero ,coft cdebreToeta ,thaueffeppofiad mele nella lingua di Neffor e dicSdo,che la fua oratione eraueramente mele pia dolce,®'più foaue; & fi nófofii nella £'hießt nostra utiliffima&o credo che Rìerommo Salo baueffe cotanto celebrato il parlar d Sfili a n fua lingua tanto difcrto,&ßcendo,cbe dice non hauer potuto eiflicar col Latino idioma l'imenfa facondia,® eloqitenzadel'Profeta. e fe lepa.ro- ledel r egal profeta foffer statemene, & fi'toccbe ,enon più pretto elo– quenti,®' fuor dimodo diretoricapienefhaurebbe eglimaifatto quelfiotè ne inatto .Aud i te CafIiqueloquor,audia t terr a verb a ori s meii& per cbeHieronimo Satolauda Gregorio ISfaziaxpio principalmente f l'elo– quenza fua?perche chiama Hilario cloquStìffimo fella diana, lucerna del la Chiefa,e pietra pthfatpercheefloglie'm Lattantio la gran forza del di re, & la copia delle parote,chiamandolo fiume d'eloquenza T villana? pe che piange la mortedel fvo 1 <Jepotiano,quat chiama dolciffimo (fig teloqutza,®* per il canto, fe quefia famofiffima virtù foffe cofifi>rez%abi come altri dìce?(f'he cofa è' meglio,fentir icona, &• le cornacchie grac– chiare, o ì cardebni, et rofìgnoli rappr e fintar con le dilettevoli voci la tiffima Ragione di primavera? Che cofa èmeglio, fior sùgh alpestri feo gu della frigida Sritbiaft della calda Libia , o dimorar con fek'nfimo d- bergonei monti Aonifioueroin Tamafo, &Helicona ? Onde nafte, che Cbrifofiomo Santo fu cognommatoboccad?orv;SatoAgofi'modeftdcrò ci deftderia
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