GARZONI - La piazza universale - 1589

y N 1 V E K S < L4 t E. aS p tutto mostrano fovente quanto ftano advlatori,pcrchc un buffalo lo fanno un dottore,'m plebeo per natura un nobilisla, un purogctuilhuomo un fon te, o Mar chef, vn Signor privato un Vrencipc, una Inr favorita unaDea che fa venuta giù dal terzo cielo, & fi vanno lambiccando il cervello per 'trovare epit betti da darle acciò s'acquiflano la gratin ai cotefìe perfione in tuttii moii.llor qveflo balide componitori inmiverfale. Anno t ition e fopra il xxxiij. DiicoiTo. Fra quclli.ch e ha comport o affai fsi me opere , è connumerat o Filipp o Parace l To tra modcrni,de l qual e Valentin o de Retij s fcriu e in quell a foggia . Thophra - Itus Paracelfu s ex nobili profapia.Suedigena,apu d Heremita s Heluetia ; natu s a Stòici s Paracelfu s magnu s vocatus,ducentum ,8c trigint a in Philofophi a cófcri - pfit Iibros, & quadragi n ta fex in medic a folemnitat e edidlt, & d uodeci m de Re - pub .emendauit , &feptem in Mathematic a conflruxi r artc, & triaoper a fimul in mata compofui t librum , qui Theophrafti a nuncupatur , &fexagint a fcx libro» ie Occultiorib. & abftrulì s condidit. E ben vero , che ne'fuo i libii lì trouan o cen to mila pazzi e dell e pili folenni,ch e altr i mai s'habbi a detto , dell e qual i gra par te è confutat a da Thomaf o Erari o Medic o eccellentiflìmo . DE' S C O N G 1 V R A T O R I . Difc. xxxiiij. Vppofta la verità evangelica, eper fede, eper ifftricnz* molto ben nota, & cbiara,cbe i corpi hvmani fan da demo– ni) maligni crvdelmente veffati,per cacciar quelli fuor ade corpi,&darloro quel cafligo, & flagello, chelalorpertina– cia& iniquità contraVio, & centra gli hvomini con ragio– ne merita,fi trova l'arte, & profeffione degli Sfforcifii, iqvali tormentano in vari modi effi Spiritine corpi humani racebiufi ,& finalmente gli fac– ciano come da albergo temerar'iamente ,e tirannicamente, fi ben co permif filone divina, da loro occupato, s'affetta propriamente allEfforcislalapo- tefià di fcongiurare,baucndo la ricevuta per l'ordine, nientedimeno s'è tro– vato con l 'ijperienza (benchédirado) chealcvnibuominigivfli,&aiuoli, fenza efforcìfmi formali, con l 'orationeà Dio, & con la parolafua, hanno, liberatogli Indemoniati,®' Fatturati .Etqndìo (dice Fra Girolamo via- Fra Gir» dana nel fino QmpcndSo dell'arte• Effor cistite a al capitolo nono del terzp libro)lo poffon far lecitamente, come anco fi può dirla meffiain un luogo, 3 M ' chenonfia confacr ato,benché la confecratione della Chic fa fa ordinata à quefto fine di dir nel luogo confidatola meffa. Maporta pericolo nefe- colari temer arij, fecondo leffempio che fi leggenegli Atti Apostolici al decimo non, ouefi ha, che curando Vaolo Apoflolo molti, che da ffiriti, immondi eran ueffait,ccrti hvomini afiva imitatione tentarono d'inuocare H nome di Giesù fopra .d 'altri, dicendo . fo ti feongivro per quel Gicsv, che' T predica

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