GARZONI - La piazza universale - 1589
ff. $1I 'f È a S Jt L E. 291 d'animo; ne lafciare i precetti dalla Chiefx vfati per la proteruia del demonio ribelle. St chi meglio vuol vedereilmodo di Scongiurare ide– moni], legga il Trattato di SilueHro Trierio fatto contra qttefli {piriti ma S iJti Ugni. Ma. die notare ciafiuno Ejforcifla , che fra l'altre cofepotemi a Merio» (cacciare i demonii fi connumer-a iinuocatìone del nome di Cjiesù , come dice Giuttino nel primo libro, Origene contra Cclfo ; & Athanafio nei ^|^ n ^° libro dellainuocaitane del verbo. Cofi il (egno della (roce, come dice c Q Cipriano nel libro depaffion e domini -, & San Giouan Cbrifoftomo ccn Cipriano quella vulgata (entcnxa. Vbicunque viderinr fignum dominici!m , fugiun t quide m dannones, & contrem i fcunt . Cofi l'acqua Santa, co– me dicono Epifanio,&Nicefaro; laSantiffìmaSucbariììiada tutti re- Nicefore. pittata vn rimedio principale. & finalmente tutte l'orationi, &parc!e fiacre . Si facciano ancora tal volta conuenientemente con alcur.c _j cofi finfibili, & materiali, come con herbe, {tropi, fumi, medicine , pur che fiano benedetto nel nome della Santiffima Trinità, & fi mitiga– no le veIfationiintrodotte da lor ne'corpi, con introdurre qualità, & c 'i- (pofitioni contrarie, come ben prona il viadana, &con ragioni , & un effempi nel capitolo fittimo del libro terzo, otte allega {ragli altri quel dì Saul, che, fionando Datddla cetra dinanzi àlui,era alleggerito àallavcf fittone dello Spiritoimmondo, come fi legge nel primo de'Re al capito– lo fiilodecimo; laqual cofiattribuifie. Svicolò di Lyra fopraquelpafi ^ , c o ] ° {0 alla difpofìtionc caufata dalla mufica nel corpo di Saul , per la quale y r " era manco (oggetto all'operatione, & attione diabolica . traduce an– co l'ejfempìo dell'Angelo "Raffaele, che in Tobia al fefio, (cacciò il de– monio da Sarra, che noi nacque àTobia, coni'mteftinad'vn pefie, di– cendogli, che, ponendo il fegato di quello /opragli carboni acceffi,quelfu ma fcaccia ogni genere di demoni; tanto dal mafihio , quanto dalla femi- Gu na . Dice parimente Guido nella fii.i Mufica, ebe fon certi demoniche Gioieftb nonpoffono tolerare la melodia . Narra anco Giofiffo nelfc^auo del– l'Antichità Giudaiche, ebeneiieffercitiodi Tito era vn certo httomo, il quale con una pietra d'uno anello fcacciau.x gli demonij dai corpi de gliobfeffì. Kiferifie pur il mode fimo, che vn certo Eleazaro Effor ci– sta, adoprando i Scongiuri di Salomone, in fua prefinzj {cacciò un demonio, ponendo la radice d'va'berb.i fitto ilnafodel uefiato. Tlìnio Plinio ancor'e (fio , fecondo l'opinione d'alcuni, dice, che l'orina de'caualli me- »•*•!#• fchiata con l'acqua ferrata delle pile de'fabri fà guarire gli ineritati. & nel libro trigesimo, ai capitola ficon do, recita per auttorità d'Ap- pione Grammatico, ritroitarfi una certa herba chiamata Cinocefaglia, & in Egitto. Ofirite, la quale ha forza diurna, & è contra tutte le ma– lie. Ma colui che la fueglie, (ubito muore . Et più afferma ( dice_j Tlìnio) che egli e otri ufi per virtù di quefl'herba gli (piriti a dirli di qual patria fù Homero, & chi fu ilpadre,& la madre fua 5 nondimeno non T 2 ' ardì
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