GARZONI - La piazza universale - 1589

3*4 T 1 A Z Z U nuti ai pottnù,e fuperbi ,da fiuccffi cattiti di qucfii, & di quelf attem rono à reggerfe medefimi, ejr in'slituirU vita loro ottimamentc,e fauia tcl'HiUoria inslituifie la vita ciuile,edifica la spirituale, illullra la dottri– na della frittura, gioua à conofier F antichità ccclifiaHicbe, aiuta la pru denti bumxna,aumenta la fapienza, adorna l'eloquenza, acerifi e mir mente la fetenti, amplifica Iaprattica, atutte le faenze porge mir aiu'.o.come lo theologia gran parte confifie mllbiUorie del veci hio, & uo testamento la legge ciuile negli Editti dcTrctori, nelle rijp denti,nelle conslitutioni de Trincipi Romani, che fono cofe hiflorialija diana nell bifioria delle piante, defiemplici, de minerali, & d'altre c più uolte i fermentate, la rifica ned hisloria degli animali, la Mura gli effiempi di virtù che da gli Uislorici cadiamo, la Grammatica per via-> degli Hiflorkii<pone quai fbnoiDei Tutelari, ebe cofa ftan Luperci,To ttj ,Flomini ,Salij ,Feciati ,'TJuuntuiri, Edili,Tribuni Questori Eraru,&Ta rici.con mille altre cofie ,cbe fienai quelli o malamente, o niente c be,i poeti vanno imitando laverità hiflorialc con lefiauole loro cndcllor tio diffie_j. Ficlayolitp tatti caufa fintproximaveris. E il Ricco bono dimosira con più ragioni il Toeta baucr dibifogno mimane dell hisloria. glioratori magnificano a ogni paffio con li/is prouc loro. &•finalmente tutte le d'tfcipline rtecuon fomento, c fu mediocre dall' hisloria. questa infiamma gli animi alla virtù, gli r i viti], dona la vita a virtuali fiepelifice ifederati, premia con ij'acri bo meriteuoli, opprime con vituperu malitiofi, arricchifcc di fama, e d dini letterati, eponein perpetue tenebre igoffì,<& ignoranti.qncila c menda la religione verfo Idaio, la pietà verfo i parenti, la carità ver fittno , loda bgiullilio ; e l 'equità, inalza l'honefli, cf toglie la prud fitblim .t la virtù, & con fregi doro nobilita quello che i ] degno d bilitato ,&illuslrato . Questa diletta le menti anco dclìarbari,co>i afflitti confurto difteriti, (olleua, gli opprejfì, dà audacia ai pufillanimi, fegno a gli idioti, & infila tutti egualmente all 'opere beroiebe come Scipione leggenda la Tedia di Cyro sinfiamò d'ardente defi uenirli eguale, (cfiire, leggendo igefii d 'Ale fi andrò, arfic d'hono dia della fina virtù, & valore, Sclimo Re de Turchi dall' bifioria d quella lingua per opr afta tradotta fu {limolato di nobiliffimo ^f/o d'imit la brauuri, & eccellenza ddl'huomo. Carlo V. Imperatore dall Cominio, oucfonfritte le guerre dì Litdouico vndecimo Re di Franciafc teflimonio del "Badino, faccefe di mirabil cupidìtà difegun l'orme di q lo eff J ì gufa di pittura mofìralimagini degli antichi, come un 'allia fcoltura t'imprime nelle nostre menti, epiù che l 'vn & l'altra t i mu ila gli animi interni, i costumi, l'anioni, le nature, l'opcraftoni, di que diebia-

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