GARZONI - La piazza universale - 1589
V Hi l V I 1\$ Jt L E. 3V 5 dichiara le nouità, ci palcfa ifucceffi, ci racconta i tempi ci r.:.rra l 'ordine de flati ci pone innanzi a gli occhi mirabilmente tutti i femi d'antichità, & ( quello cheli vìues reputagrandijflma gloria delthiflorla ) ci [copre lagcnealogìa de nostri maggiori, chefenza lei non potremmo conojet r e _ , ofiaperecoftper poco, inJommamirabili, &flupendi fon neramente^ i frutti dell bistorta, ella fatta i curio fi, come dice Plutarco de curiofìta- te, pretta falutiferì documenti a ciafeuno, come dice Liuto nel fiuopro- hemio, fa le perfone caute, & auertlte, come dice "Polibio nel primo li– bro , rende gli huomini Cipcrti e pratici affatto, cerne dice Dìoaorc Sicu– lo ,dona il douuto splendore alle perfone gloriofe, come di Herodoto. per quella fi conofeono gli huomini cattiuidal buoni l giusti dagli ingiu– sti, i tùli dagli audaci, i mificri da l forti, i uolubili da i constanti, i vi- tiofi da i ulrtuoft. in lei fi manifesta la verità de' fuc ceffi , l'infortunio de caft, ilualor nellimprefe, la.fagocitane'fatti,la fiaplenzanegesti, da quella imparano tutti regger fi, & gouernarft. ella acuifee l'intelletto, augumenta il difeorfo, nobilita la memoria, diletta lafantafta, cenfi la->, illettore, recreai'auditore, e daalleggrezxa, ir dolore fecondo lecefes the narra a diuerfifini. "Per Ch'istoria Tito Liuio fu da gentllbuom'mi, forastierifin dalle Gaddi di Spagna vifitato a pofla fino in "Roma .aCfio- feffofu eretta una fiatuà da Komani,per l libri de capti ultatt ludaica->. Untipatro Hieropolitano fu carlffimoa Seuero, Clitarco ad ulef andrò ; Destro a Tbcodofio : Hellanico da Mitilene a Uminta Re de Macedon i : Eratostenea Tolomeo'Euergete: Hieronimo Rodioa Demetrio Peììor- j _ e cete, ir quello che è mirabile) peri Hifloria de gli animali, uriftotiles & toccò ottocento talenti dalla fiomma cortefia del Re Ulefandrò . Leleg- noni gi, & offeruationi poi dell'historia fon trattate dal Rlccobono, dalFo- 1™" xto,da Gtouanm Sambuco, ir da altri affai compitamente. oucjra -i Sambuco . primi precetti fi pori queflo , che l'historia debba efemera anzi luce di uerità, in queflo differente dalla poeft.t, che per nutrir di diletto gli animi, e pafeergli di uanità, mefihia le coft falfie con le uere, onde Horatio poeta diffes. Pitloribus affa poeti*. Quidlibet audendi Iemper fui xqua potrfias. "Per queflo è notato afai Diodoro Siculo , bauendo ne'primi ftl libri abbracciato i fauolofi gesti de gli antichi innanzi alla Troidnagucrra. ir figiudica ulefandro Magno per huomoegregio, per hauer gettato in un fiume Ihifloria d urlstobolo, nella qual diceua molte menzogne (però bonoraie ) di lui nel certame, che egli hebbe con Poro Re degli indi,ir prttdcnttmentc diffe Thucidide che egli penfiaua di lafciare a ipefieri unx-, historia durabile, perpetua per cagione della uerltà , uedendo quella d'Hcrodoto piena di fauole ir menzogne pur a fai, come quella diTheo- Z 2 pompo,
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