GARZONI - La piazza universale - 1589
356 " P I A Z Z A pompon per :dc giudicata d.i Dionifto Halicimaffeo. Secondariamente l'Hist onadee abhorrir l'adulatione comeilfuoco , ® ejjcr Uberanettar' gdire i Magistrati crudeli, ® i Tiranni, come fi deue, oue è notato valer Mafimo del Riccobono, perche indrizzando d Tiberio Cefare l opera fudì colui,che preffa a tutti era chiamato per gioco 'Biberio Alerone per caufa; della, vinolenza, ® meritamente s'bauea acquietato tal nome, è inuoc da effo come nome diurno. ir [eco va del pari Caio velleio, perche nel na rare i getti d 1 Auguflo, & di Tiberio, taf a nel vitto iflcffo ad ogni tratte. 7(e men per odio dee l'Hiflonco dir male dalcuno, come è taffato Zoftm t Gizeo, ilquale accefo di impietà contra la Chriftiana rcligiime,argui fmifu- ratamtte iprtnc'ipi Romani mutati m quella,® ilGiouio par checontrai Fiorentini haWuvn stomaco pieno di Reubarbaro, dicendone ajfaimale con tutto che i Medici di Fiorenza fi purgaffero la colera con vna medici» na ( come fi dice ) d'oro po tabile alta fua malattia conuemente.l al tro cello è che IhìUorko feria l'ordine de tempi, i® che deferiua chiaramente paeft & le regioni.®, fi come nella prima vengon ripreft Tatercolo,Giusti no,Lampridio, Trebellto Politone, Flauto Vopifco, Elio,Spartiatio, Giulio, Capitolino,® volcatio, Gallicano, come inetti nella difpofitionccofi nella feconda venghi lodato fommamente Appiano in quefia parte diligent accurato. Sofftr ua ancora questo da periti Hìflorki, chef narrati stud Jamente i configli, gli aitigli euenti, i caft, le regioni, te caufe defatti, mxfil nome, la vita, e la natura delìeperfone. Vero Sempronio Aftllio,rif- 1 0 gtu.rdj.nio queslalegge diffe. Nobi s non mod o faci s ell e uidc o quo iitum,etTet,i d pronunciar e ,fed etia m quo ró (ìlio,qua q ueratione ge -i nVielIèrudernonftrare. ® ia quefl.tleggeè predicato per mirabile 'Dio- ràfie Halic.vrnaffeo,nè Sallustio è da duprezpcurc, il quA mirabilmente ifpri me la vita, & la natura d (higolari, come fa di Cu tilina, di Cefare, ® di Catone nella comparatione fra loro due. Ottra d'niò fi sfiderà ncllhiftv ria vn siiti elegante man non affettato,o troppo diligente, e più preflo cand e corrente , che altro, nella qualparti mancano algiudkio del Riccobona molti Hit orici paffati, come miei di Cornelio Tacito con la fua gradua p ti dcltajpro, quel di Vltnio efeabrofo, quel di Suctonio è leggiero , ® più del Grammatico, clx dcltbisìorko, quel di Lucio Floro ne gli Epito– mi di LiuioJ concifo,quel di Vatercolo,di Giulio Capitolino, d'Elio Lampri- dio ,di Trcbtllio Vollkne, di Flauto Vopifc 0 , d'Elio Spartiano, di Volca-. ito Gallicano, è molto tenue, quel di SeftoRufoè corrotto, quel d£w tropioè contrario alt eleganza, quel d'Ammantano Mar Cellino è duro,® fenza alcunoornato, quel di Trocopio è quaft naturate, qusld'Acth i tonfufo , quel di Cornando , 'Di Vaolo Diacono, ® infteme d doè giudicato barbaro. S'aggiunge a questi precetti dati, cbelH ria fa brtue in modo, che non tralafcilc cofe neceffarie-j , nedkapu di quella
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