GARZONI - La piazza universale - 1589
Ì 7 ° V 1 Jt Z Z jt tifi troni in lei,rimettendoci fempre à miglior giudi cio, & pa.rtico la.rme te à quello che ne determina fitnta Cbiefa,et i Dottori cutbolici di effa,da quali non intendiamo à modo alcuno in verun tempo declinare, e ta più che narraremo l'obiettioni,& le rifpofìe d'buomini valeti,cbe à quel le fi fanno, fenza precifi determinatione noftra in materia tale. Hora parlando dell'ufi) onomia,&infieme infteme dell'aerologia natttralc,che fon come forellcfra loro vnitc, & abbracciate, è chiara cofa che quefia [Sdor o f' e ^>° P re fa per l'altra, fa degna d'ogni pregio, imperoche le ' - antichità primieramente le commenda molto, frinendo lfdoro nel ter zo libro dellefuc Etbimologicchegl'antichi Egittii furono inuentoridel laslronomia, benché i Cbaldei foffero iprimi, ch'infegnarono l'aflrologia GioTcff o in prattica,&l'offeruanza ancora delle natiuitadi: però fecondo Giofcj ' i e o - llebreo l'imparano efii da sbramo , effenào ( come egli tiene nel pr dell'antichità Giudaiche) derivata dai figliuoli di Set)} nipoti d'adamo Umio . 1 G r e . c i ungono q»efla faenza effer (lata ritrouata da Mlantc, onde Poeti han finto poi,che eglifofteneffc l'Olympo con le fiallc.Tlinio nclfie Luci a o ^° !'^ ro ' a ^ ca P}t°l° TÌgefimofefto,attribuifec l'inuentione à Belo;ma nel ' quinto, al capitolo duodecimo l'attribuifee à i Fenici. Luciano nel libr dell' Afirologta,àice, che gli Ethiopi furono i primi che bifegnaro quella Bealo , fetenza à mortali, & che da effi fapprefiro gli Egittii, benché imperfe l >.o doro, ta. i>uindi è che Diodoro Siculo nel terzo libro attribuifee cotanta per ti* (Teff* ai Babilonii, <&• Chaldei, & che Filone Hcbrco nel libro d trafinigratione d'sbramo facci l'ifieffo. ma qualunque fia fiato il princi pio di effa,fi mofira quefia faenza effer chiariffima per la copia degli torhche nella profcffione di lei fi fon trottati celebri da dotterò ; come f gli antichi, Anaffxmuniro Milcfio difecpolo di Tbalctcche fabricò lasfe ra,enotò le conuerfioni del fole, egli Equinotii: Eudoffo Gnidio nobililf mo aflrologo , il qual firiffe di quefia faenza in verfi molto raramente fonone Egittio,che intorno à effa lafciò ferini fette volumi bcllifiimi; Virgili o . i e meritò 4'effer lodato da Virgilio in quei verfi Bucolici. In medio duo fìgna Canon, & quis fuit alter ì Defcripftt radio totum qui gentibus orbem . Giulio Higinio famigliariffimo di Quintiliano,chcfcriffe fii libri defic- gni celcfìi;Hipparco T^icco,ehe fcriffe delle flelle fiffe,&del motto del luna contra Vlatonc,& che trotto, fecondo Vlinio,gli inflromeuti à M tbematici, Manetho Egìltìo che fcriffe gli effetti delle felle m verfihco me racconta Celio; auanti alquale primo di tutti C.Manilio antiochen • aa-, F" e P oemi l a t i n i f-AfrologiatTublio i \igiiìo Figulo ^filologoperiùfi Jimo,cbe vien lodato da Lucano, coi feguenti verfi, jlt figulus, cui cura Deos, fccrctaque mundi Tipfle fuit, quem non fiellarum tegiptia Memphis Jequa-
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