GARZONI - La piazza universale - 1589

3 82 T 1 A Z 2 A rcfio, come frode, & Cyriflbene Rode' Lacedemoni furono gemit nondimeno lavila del primo fupiùbrcue,&ancopiùgloriofa,<trad- • ducono l'effempio di Giacob, & Efiu, che furon di corpo, &d'animi diffrrentiffimi afatto, onde par che di tali cofe non jìpòjfa fargiudicio che vaglia per via daflrologia, & perche i Mathcmatici foglìonrifyon– derebbe la convellanone è momentanea, [otto la quale vno nafce;ond n.ilccndo vno dopo l altro con interuallo,bifogna dire che ftan diuefe c fldlationi;Agoftin Santo s'oppone,& dicc,chefe la ccfiflcfjc cofh nefe- guirebbe che vn'huomo haueffe diuerfifiime conflellationi, la qual cof inconuemente, perche ilparto non efee mai dal ve tre tutto in vna volta ma fuccefiuamente fecondo le partile cofi ogni parte baurebbe lafua c fiellaiione;efli rifpondono,cbe I'imprejìione celefle fubito che il nafeente ffirafuorififi in tutto il corpo humano in breuifitmo ffiatio di tlpo;cpe ro in vn momento fra due nafeenti variano le loro inclinationUtalche la replica d'Agojtiuo non vale.E ben vero che Giacoh,& Efau fecero le lo ro operatiùni maggiormente diuerfe per cagione delle volontà libere da cielo. All'argomento di S.Gregorio in vna fua Homclìa;cbe in vna città n-lla ntedeftma bora nafeerà vn figliuolo d 'vn l{e,et Vn figlinolo d 'vn io tadinofotto l'ifleffa babitudine del ciclo,ouero confidiamone; e nondime no con proceffo di tepo il figliuolo del Refuccederà nel Regno;e ilfigliuo– lo del contadino farà lauoratore della terra,pouero, &mercenario .rifPo dono,che mai s'è offeruato,cbe due nafeono nell'ifteffo punto precifo ra, biche forfè netl'iflefjà bora;et fe pur queflo accade in diuerfe regio hiuranno il cielo variamete poflo per la dìuerfttà degli Oriionti,® de* Meridiani. ma,conceffo anco, fi dice,cbe i padri naturali,® le volutagli fanno diuerftfecodo che vno è più,ò meno fortunato.oltra che gli Afro logi non tengono il cielo effere affatto canfa de' noflri fortumi, ò nii.ma fecondo lafoggetta materiata quale fecondo la fua difpojitionc ceuepiù, o meno linfluffo celefle. Quefla ifteffa rifpofta fidaà M.Tullio quando nelfecondo cìeDiinnaùone, dice,chepiù perfine in vno ifteffo tempo pnotero nafierc folto l'ìfleffe conflellationi d'Homcro, d'Africa no,d'Alcffandro;e nodimeno mai fi fon vifli altri AleffandrUaltri A fri- canile altri Homeri.ct quàdo ilfederato Caluino bcrctico,rubbàdo l'ar gometo di M. Tullio nel ficodo <ie Dn\wnicne,ricerca quàdo fieffe fia– te iti vna pugna fola muoiono fittata mila perfine, come internine ne rotta di Càncfe btfogna afìegnare vn 'Horofiopo folo,et vna fola coflella tione a cofloro tutti morti in -pna voltafola,par~cdo ciò cofa ridicolofa fpolono,cbc per particolar cofiellatione poffono incorrer tutti nella m te violcfita,potendofi ella cagionar dal cielo in diuerfi modi;& anco effer vna general cofiellatione, chabbia virtù d'eccitar gucrre,onde effe muoiano, hauendo maggior affinità efii,chcglialtri,co t tione.

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