GARZONI - La piazza universale - 1589

V H 1 V E R\.S U l El 3*5 ihematlcadamnabili s efr,& interdicta omnino, &dì nuove perla leg geNemo,nell'ifleffoluogo.Nemoanifpicern confu!at,aut Mat hema cum (ub pœnacapitis: fi rifponde,che per Mathematicinons'intcdono iuiglia(ìr6logidiuinatoriì,ma i Magbi,oueroi malefici. All'auttorità di Hieronimo finto regiflrata alla caufa 26 -douc chiama fuperflitione, ob feruareauguria, reqnirere curfiis ftellarum , èVreuentus ex his rimari r fi dice, che Hieronimo finto reproba in quel luogo l'afirologta diuinato- ria, che eccede i termini della faenza, la quale ìinfignata da Àbramo Auenazrà nelfuo libro delle interrogationi,douevuole,cheper lafcien Z& dell'intcrrogationi fi fappia,fe una cofa furata fi recupererà, & fi vn feruo fuggitiuo ritornarà. All'argometo fondato fipra il detto di Bafilio Coprali Gene fi, doue afferma, che Ars iftaeftoccupatiflìmaVanitas,/ * rifponde cbeil detto di Bafdio fi intende d'afìrologia troppo curiefa, & pena delle follie de Geomanti. A quell'altro fondato fopra due auttoriti di Hier onimo,vna fopra Sophonia al capitolo primo, doue parlàdo degli aflrologhi dice,Hi flint qui eleuanturaduerfus feientiam Da , & omn e quod geritu r in fecul o , fiótam (ibi feientiam pollicentes , referunt ad onu sftellarum , & occubirus, Maihematicorum fequente s errores, l'altra fopra E faia,alcap .aj. Hi flint qui uulgoappellantur Mathema– tica, & exaftroru m cnrfujapfuquefyderum res humana regi arbitran tur,& cum falutem a!iispromittant,fua ignorant fupplici3.i"i rifponde che nella prima auttorità San Hieronimo impugna quei Mathema- tic'hebe tengono l 'humana volontà eficr figgetta al cielo,& nella fecon– da dà contra quegli aflrologi, che leuano la libertà dell'arbitrio , i quali fanno male. A quel paffo d'Agoilin finto, nel quinto libro della città di Iddio, al capitolo fettimo, doue, parlando contra gli aflrologi, dice. Elett o ad feminandum agrum die, multa grana fimul in terram ue- niunt , fimu l germinane , fìmul heibefcunr, Hauefcunt, & ramen fpi- casirid e cooeuas , & (utiradixerim ) congerminales,alias mbigo inre limir , aliasauesdepopulatur,aliashominesenellun t .onde par chei giudicii de gli Aflrologi fian falfi-.fi rifponde, che Agoflino è ini contra– tto a quelli,cbe vogliono gli atti bumani effer foggetti in tutto al cielo» & da quello neceffariamente caufarfi : il che fi fa buono a Agoflino , non effendo in queflo a gli aflrologi neri contrario. A quell'altro paffo d Agoflino nel quinto della Trinità al capitolo fettimo , doue fama in- uettiua contra colui,che elefie vn'bora preci fa da congiongerfi con la mo glie :fi rìfponde,che fa rettamente ; effendo flati alcuni c'hanno creduto erroneamente, che il cielo operi neceffariamente ne colìum i del nafeen- te, onde Voppofìto è tenuto da Tolomeo nel primo libro del quadriparti– to al capitolo terzo. A quell'altra auttorità d'Agolìincnel fecondo li– bro delle queflioni delveccbio,& ntwuo teflamento, al cap. i 8 . douedi- Bb ce.

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