GARZONI - La piazza universale - 1589

J P« " P I A Z Z A dei predi/fero a Craffo,a Cefare,& a Tompeo, che morirebbono nel letta i ir ^oroproprio,nellapatria,in felicità, & vecchi, e nondimeno non fucceffe Euioao. c o y 4 a / M _ Talché non è maraviglia, fe Eudoffo auditore di Tlatone, huomo dottiffimo nell'aflrologia,&prencipe de gli afirologhfecondo Ta Ito,lofio fritte lefeguentiparole . Chaldan s in prardidione , di i n tio - tationccuiuiqncuitare x natal i di e minim e credendu m e(i.& Tane fio Stoico nomina Archelao,& Caffandro fbmmi aflrologi dell'età fuaftqua li nell'altre parti d'aflrologia furono eccellenti, ma non vollero vfare questa giudiciaria,ne intricar/i in lei. Diogene Stoico concef e bene, ch potè/fero predire qualche cofa delle naturali inclinationi, & dell'attitu– dine naturale a qualche cofaperuia della faenza loro, ma nongìàgli in– gegniti coflumi,gli animila forma del corpo J'atdoni della vita, i ca/i,& auucnimèti humani.Terò e da notare,che il uolergiudicare degli atti, tt auuenimeud humani conferma certezza per via di conflellationi, è cof Antonino ( come dice Antonino finto ) nella feconda parte delta Somma, al a t o ' vltimoÀa fupertlitiofo,& infidele; perche toglie la libertà dell'arbìtrio, ne le flette hanno influffo alcuno/opra l'anime noftre direttamente a m uer la uolontà ,ò l 'intelletto dell'buomo,bcche i pianeti, & le felle con- fiituifeano diuerfe compleffioni, difpoftioni, & habìtì ne' corpi da lo predominati,dalla qualità dette quali compieffionifono eccitati nelle po tenze fenfttiue affiffe a gli organi del corpo diuerfi moti di paffìoni, inclinationi a diuerfi uitii,&- peccatrici qual modo t detto l'huomo e dalle stelle inclinato a peccare, quantunque tati inclinationi poffi Mare ancora da altre caufe, come dalla mala cuHodia di fe fteffo, praua confuetudincche fi volge in naturalo da qualche diabolica fugg fiione. Onde Halicarnaffo,Archelao, Eudoffo,Caffandro,Uoicbilacc, con gran numero de moderni,canfeffano non poterf trouare cofa alcuna ta della faenza de giudiciiffi per infinite altre caufe operanti infieme cielo, fi per la libertà dell'animo dell'huomo,&per la difciplina di quel– lo, pel cui mezzp può impedire gli infiuffì cclefli, gli quali inchmano non isforzano, come dicono loro (teff, fi anco per cagione dell Giudicii, lequali contenendo in loro manifefla oppofitione ( come pr U dottiamo Tico) nonpofìono dare a gliaftrologi alcuna ficurezZf- d ' douinare. Terò non è mcraniglia fe Suctonio Tranquillo , narra, ch Tiberio Imperatore comandò che tali Aflrologi, come quefii noflri m derni , fofiero /cacciati di Roma ; benché riuocaffe l 'editto poi, prome tendo lorodemendarfi, & dilafciar tal 'arte ine, fe Cornelio Tac riferifee, che Vitcllio Imperatore gli /cacciò dopo un altra uol fe n'era una gabella, ò dado in Alejfandria, che quefii aflrologi p vano , Blacemmon chiamata,daUa pazzia, guadagnando eff tata ingegno/a pazzia, fe pur non vogliamo dir truffarla ior/o

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