GARZONI - La piazza universale - 1589
19& " P I A Z Z A Impìnget Uli colapbos,& fiuta fcelefiis Ifraellabiis, nec non & fellisamari Apponet efcam, potumq; immitis aceti, la quarta detta Cumana,generata in Cuma città della Ionia,fu chia mata anco Amaltbea, Erophìle,® Dcmophile. di cofteifcriue Dionifio AlicarnaflìojS'olino, Aulo Gellio,& Serilio,eh e portò a vendere a Tar- quino fuperbo Re di Roma noue libri, ancor che dica Suida,chefu à Ta quinia Trifeotper i quali ella chiefie j o o . Thilìppei, ch'eran monete ro,® parendo al Re il prezzo eccefiiiio non gli volfcet ella infua prefien Za abbr uccio i tre di efii,et dinuouo domadò il mede fimo prezzo per fihchegli erano re fati,®- paredo a lui domada più fiocca della prima la fbernì,® c/fa incotinente abbrucciò tre de ifei,&di£'e che per quel– li tre refanti, non voleua minor prezzo di quel c 'haueua chiefloper t ti noue. OndemarauigliatoilRe di tal rifolutione giudicò douer 'efferc in effi qualche gran mifierio,®- comprò quejìi tre per il prezzo domand to,i quali furon ripoftiin Campidoglio , e tenuti fempre in veneratone rii b D ' C C V ^ n i 0 ' c f j e 1 He fliMri erano trc,& che abbrucciò ella i due,&per queWvno che rimafe,hebbe l'ijìejfo prezzo, che per i tre baueua addim Solino. d m ' , S o l w o ri f c ''ifce,che ilfcpolchro di quefla Sibilla fi vede in Sicilia & fi tiene anco chefoffie dì Cuma città d'Italia in Campania preß a Ba ia,® d'efik fi leggono ifeguenti verfi. Tunc ad mortala veniet mortalìbus ipfis In terris fimilis mtus patris omnipotentis Corporis vefiitus, &c. La quinta è quella celebratiffima Eritrea,nata in Eritra città della Io Apollodo mj 'bt qual fiecodo Apollodoro Eritreo predifife a Greci la diflrnttione d to. Troia,bècbe Eufibìo la faccia men moderna, ponendola nel tepo che rc- fotJwM I ^ moio ' & Strabone nel tempo d'Aleffandro Magno, & Clem Cltmeon J? Ta P a & m e , t t i o n c ài c[fa,nell'epifiola a i Corimbi. Fcnefiella diligentif Papa. fimo auttore ferine a propofito, che cerca mille de fimi verfi furo porta I jfldli in Roma fatto il confolato di C.Curione,& Conflantino Magno Augufi Maenó" 0 n c l l ' o r a t i o n e ch'Eufebio ha aggiunto a i libri madati fuor da lui della ri B * ta di Conflantino, recita vn'oracolo di queflaSibilla dell auenimcnto d Chrifto al giudiciofdoue nel principio delle lettere de verfi fi notano fle parole . l e fa Chriftus Dei filius Seruacor . &• il medefìmo Impera– tore affermale M.Tullio Cicerone moffo dall'artificio di tal poema,cb gli venne in mauo,lo fece latino, &• lo pofe nel numero dell'altre fu S Aborti c h e ' & S-Agoflino nel libro decimo ottano della città d'Iddio ,di tai ue n d ü c u l, ktini [copre l'artificiotcomeciafcuno può nel predetto luogo da fc Be tag i i . coniletre,& vetercaggiongido che FlaccianaTroconfiole della Gretia huomo dottiamo gli moftròinvn codice greco l'art emirabile carmi
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