GARZONI - La piazza universale - 1589

3P 8 2 » 1 Jl 7. 7. J. P o n u c e » d e l gran R]e Ciro. & qucfia lajciò della dottrina dì CbriHo fcritte il figliente oracolo. llle Dei legem complebit, non violabit Terfìmilem formarti refercns , & citnfla dccebit. La nona è la Prigia,ibe profetò nella città d 'Anctra,& cantò la mar te di Chrisìo con quei verfi. Scindetur templi velimi, medium f; dici T^ov tenebrofa tribtts pnmet admirabilis horis. Et tridui fomno feraget mortalia fata, la decima è la Tiburtina, chiamata Albunea, che nacque in Tiole, luogo filici miglia diftante da Roma. & quefla predife la refurrettione i & afeenfione di Chriflo,dicendo. Sed poflquam triduo lucem repetiuerit, atij; Monflrauitfomnum mortaltbus,atq; docendo Cunfla illuslrarit,cJeflia tetta fubibit - T^ubibus iuuetlus. .«ronf. N o r j C j cerone ne i fecondo libro della Diuimtione, parla con mo putatione di queste Sibille, doue dice quel che difopra addoto babbia GiofcrT d f ""fi" 10 ! 1 ver fi d t i i Zf'trea, & Gìofeffo Hebreo,nel primo libro del- I : rbreo. ' Antichità giudaiche, al capitolo nono , allega il detto d'vna Sibilla in GiowM ^teru del ragionamento della torre di Babilonia. cGiuuenale moflrò 1:- in vn verfo di quanta auttorità fia la parola della Sibilla, dicendo. Alrih" Credile me vobis folium recitare SibilU. ito. D 'P'< Clemente Aleffandrino ,nelfeflo librodefuoi Stromati, ttfl fca ,chc Paolo Apoflvlo in vna certa fcrittura afeofa conforta ifuoi alla Unione de libri Sibillini, dicendo. Librosgratto * fumiie , & Sybillt l Saro A a P n o ^ ' t e . quomorl o unum Deum fignificent, & ea qua futura funr , btofi * * ' B 0 « ° f c n t Ìl inei s filium De i c.ariu s & apertiu s fcriprum . Ver .. Ambrofio fxnto,ne commentarli della prima a i Corimbi,penfa le Sibil- " A O :J C l e effer s} ate j a ca ttiuo,& i m p ro l 0 pp\ r \ t0 incitate . Et A ri fio file, trigt finta fettione de problemi, dimoflra che furono effagitate dal calor dell'atrabile intorno alla fede della mente Atri tengono chefiali fate mint piene dello fpìrito di Dio di perpetua virginità fior enti, & Corne'. o tHro J >erdnno ^Iddioprcfigbe, ondehabbìan meritato preffoa glibuo- Tacito. crea "ito, e riputitìone fìngnlare. Quindi Cornelio Tacito ferine, c An^uflo fece cercar Santo, Entra, Troia, Africa, e per tutte le co Italiche, acc'nche in vn giorno prefiffo foffero portate dinaxj al prefetto dilla città tufi i iter fi ftbillinida effer giudicati,& c eu furati per quind cihuominidottiffm 'Mcciò neffunogli haueffeprìuutamcntc , effendo che al fuo tipo n'andauano intorno molti fotto nome delle Sibille che no e no : & indi a quattrocento anni StUiconefocero dì Bonario Cefare che

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