GARZONI - La piazza universale - 1589
V ^ 1 V E 1 Z> 199 che foffero aboliti quesli-verfi in vn luogo appartato riposti,per conci– tare feditione cantra il genero fio con tale occafioneda qual fielcraggi- nenonfu tacciuta da Rittilio Claudia, ondefiriffie. r^' l ì°f T^ec tantum Ceticis Craffatusproditor armis Ante fybillints fata cremauit opis. • Ma pochi anni fono che dalla Germania vfcirono otto libri di verfi fibilliniin Greco, ® in Latino, ne quali quafi'tutti i predetti oracoli fi ritrouano;e Tbeofilo Cello V cleono d'Antiochia, nel fecodo libro ad Au * 7 o f tolico,recitad'unaSibillainnominataqiiajtottantaverjhdeqv.alialcu Antioch e tifinone predetti libri inferii, ® altri nò » no . Quanto a gli antichi Vatift buominucomc donnea quali predicala- De Vati no(come fi dicc)mille cafifutur'ula verità ricerca che fi dica,lapiu par n te di tali effempi efiere fiati fìnti dagli auttorifi comeTullio;nclfecon– do libro, De Diu i natione , dice manifefiamente di Caffandra Troiana, d 'un ccrtoTublico Fate,® de Fati Marttj; & afferma a quefiopropo- fitc di non poter capire che auttorità s'habbia quel furore da alcuni chiamato diuina,cbe quei che non uede un fauio lo ueda unpa^Xp,® co lui che ha perfo ifintimèti bumani.habbia configuito i diiiini. onero di ciamotche il demoniogli faceuaprcnonc'uue quei enfi da lui per effirefife coniettur cinte fi per imitare Iddio nell anticipatione del futuro ,&pcr leuareilfeguito a' veriTrofieti,® darloàfcelerati Vati. Onero che Id– dio fece parlar cofloro, come fece parlare ancora Tafina di Balaam, per qualchefexretafuadifpofitioneignota a noi. Onero che toglieuano a in- douinare,® indouinauano a cafo . Cofi diremo adunque di quel Trotbeo Vate appreffo a Virgilio nella Georgica di addice. ' Virgilio . Efl in Carpathio T^cptuni gurgite Vates CoeruleusTrotheus. Di Mopfo apprefio Gnidio ;di Tolibio Cortntho^apprcfjo Tullio, di Helep appreffo HerodoWd'Arutc apprefio Lucanoci Meoneappreffo Statici di Carmcnt'hò Tficoslrata bidonvia, di MantoÀi Sofipatra, di The arie, Arufr-ia . dì Martha,di Euefippe,® d'infinite altre,che mettono gli Hiflorici per tali. Ma gli Arufpici cofi detti quafi horarum ìiifietiores,andandc{co- px . me dice ìfidoro) dietro allbore da por fi a i negotyfi gli Aufi,'ici,cbe cefi p e o fondetti(come vuol FefioTompeo)da riguardare il viaggio che gli ve- Aueuu . Celli tengono,quafi auium afficium; ò gli Auguri cofi nominati dal gar ' N C 1 : : 0 rito di gli uccelli notato dalorcbenchcl^cnio Marcello dica l'Augu- M:a " 1 - rio appartener/} alla coniettilra in genere d'ogni cofanetti e anco di prodi gij,dimonJtrt,d'oflenti,òportcnti,fòvoun'werfalnientc damati,® repro bati : e, quantunque molti gli babbiano ammeffi,® con. mer.àati,con. e Cicerone nella tcr^a oratione contra Catilina, FlauioVopifiote' geili dell'Imperatore Aureliano, e Tito liuto nel quinto libro con qucke pa– role,
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