GARZONI - La piazza universale - 1589

y /y s \ $ JI i É. 40 3 me hahbiamo noi ,intefo non da tutti gli huomini communementc, qualch'uno alle ttolte ; come fi legge del fauolofo Melampo, cvif certi ferpenti ficcate l'orecchie, & che per ciò intefie da poi tutto che diceuano gli uccelli. Et d 'Apollonio Tbianeo apprefio FiloP.vm legge ,che,vedcdo un giorno una moltitudine di pafierefar grafesl unfiigotamcnio molto giade alla uenttta d'una di loro,e tutte leuatefi uolar uia,difie a coloro ch'eranfeco, che quellepafiere s rallegrato ; perche quella gli hauea detto d 'hauer trottato per fomma digrano da un'afino gettata a terra; ®- chc,eflendoi ficchi tutto il fiumeto erareftatofparfoperfirada; ® cofi trottarono i (he era il vero. Oltradi ciò fìfcriuedi Democrito,che bettcdo del [an mefchiato d'alcuni particolari uccelli daini benìffimo cono[c ititi jn uailparlar di tutti,& per ejfi indouìnauaa quefio modo,abenchefi p dar quella [ede a cofloro, che fi dà ai Cantimbanchi, e a Ceretani, e/fè qveflc troppo groffipopolate da recitare. Erano avezjj ancora d ' re mediatigli animali bipedhe mediami gli quadrupedi; efinalme certi fegni cattila dell'interiora,® del fegato de gli ammali, da loro D chiamati.Ma particolarmente nella creatione de' Magifìrati(come nota Carlo Sigonio,nel libro de antiquo ivre)i,favano gliaufpici; degli Ì nei del cielo,et il tripudio,ciob l 'efferuatione de'pollifda quali b uono auguriate mangiauano , e particolarmente fe qualche p gli cadeva di bocca. Il Cigno prefio a gli antichi era prefio in auguri Tsloccbierueffendo uccello da acqua. Le Colobe davano augurio ai che fi dice, che quefle non uolano mai fole, come anco i Re non vann fcompagnati.dell'Occafaccuanogran contoi Romani : kauendoun col [vogrido,mentre taccuano 1 cani [vegliato le guardie, qua cefi al tempo di Camillo prefero quafi il Campidoglio: la onde portare un cane in croce co l'Oc ca in cima, h avido punito cofi il la[ua mala guardia,® honorato cofi l Occa per la fina uigihnra.Vaui io era di buono augvrio,percbe do dici nap par fero a Rpm( lo ncll edifica la città di Roma;® Hcrodoto firiuc,chele finirne s ingravidano col z ro,comc fan gli arbori,onde fin più puri degli altri animali. L' & la Civetta eran fivnebri, il Corvo peffimo , la Muflella puriffim male d 'ottimo augurio :gli A uffici] Caduchi eran cattivi,c ade che co[a nel tempio : i Clivi ancora lor cattivi, proh'tbendofempre fe. ITiacvlari davanoTortenti aifacrifieantimoltotrifii ; cerne befiia per cofia dava mugito, 0 l'Hoflia dall'altare fuggiva. ITet eran trifliffimì, ®- accadevano, quando il cor nell interiora, 0 il ca fegato non fi trovava. i\oti è gran tempo che Michele Scoto perfiitiofo, in vnjtto libro di Fifionomia, trattò molto ridicolofame gli Augvrif, non fi vergognando di nominare col nome di fetenza C c 2 pazzia

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