GARZONI - La piazza universale - 1589
fere altroché quando qualche cofa fi genera òfi fuor dell'ordine naturd fcH-j ^ e ^ <*ltra,e fi pigliano bora in buona,bora in mala parte. Portento ma ml °" rauigiiofofv quello che raccota Plinio,ncl fecondo libro al cap.ottuage mo terzp,quando nel Conflato di L.Martio, & Scflo Giulio, nel Contado di M odena due mòti cor fero l'uno contrai altro, co gran Strepito cox do,e tornando adiero,oue fecero vn danno grandi/fimo a una infinità d' nimali.Jle fu punto minor portento quell'altro nell'ultimo anno dell 'Im– perio di Irrotte,quando iprati, & gli oliui, ch'erano nel Cotado Man cino.nelle poffiaffieni di Vento Marcello Caualier Ramano, il quaifaceua i fatti di Ìferone,paffarono da un luogo all'altro,ejfendoui la uia di mezp & quellanco non fu picciolo portento,quando all'arrivo di Serfie in Laod K o n ! S " * c e a ' u n P lat ano diuentò un oliuo.iProdigtj cofi detti a p radicel i rio ,fecon Marcello , do7 ÌP mo Marcello fi pigliano fempre in mala parte, effendo come ir ' minacele degli Dei. Ma gli antichi accettauanoper prodiga ancora co ridicolofe, &• le commentauano come cofe degne di grandiffima coftd tione.Fra quelle recita X Unto, che al tempo della guerra di Sicilia, fmo tato fui lino Jlugufto,un pefee li fatto fu i piedi,onde gli augurile d ro,cbe T^ettuno hauea rifiutato Seflo Topeo per figliuolo, & l'bauea dotato lui : talché quefla picchia cofa fu un prodìgio apprefìo a loro pe M.Tuillo. S elio Pompeo.e M.Tullio nel fecondo de DÌuinatione,fi ride, che f offe prc fio per un prodigio,che i topiinanzf alla guerra de' Marfi,bauefiero rod to intorno a certi fiuti militari-.oue dice, che fi quello ualefi'e, battend refi i topi ancora a lui i libri della Repub. di Tlatone, farebbe di bifog accettarlo per prodigio,&hauer timore che qualche flrano accidente n accadeffe alla Hepub.Rimanaperforte-.e foggiunge un motto facetifftm dicendo,chefeperfine il libro de Voluptatedi Epicuro,lifoffe rofo, e farebbe giudicio,cbe lafalficcìa s'baueffe a incarire da falftc ilari.e final mente beffandofi di coftoro,cbe pigliano ogni cofa per prodigicnarra un certo interprete di quelli prodigtj, ejfendoli riferito per cofa prodi falche un ferpente in cofa fi foffe auolto intorno ai gangheri della p diffe prudetemete,che queftonoera maraviglia, ma fi benefe i gangh della por tafi foff ero ramiti intorno a lui. Onde alt vltimo,parlando tn?;e,dice,che quei tregrani,che furori trouati nella bocca di Mida,qua do era putto, & l'api che fi fermarono fu le labbra di Tlatone ; e il fu dell armi nel tempio d'Hcrcolc appreffb a Lacedemoni ; e l'aprirfi de porte improvife del mede fimo Dio in Theb e; ci fiuti appefi in alto uatun terra, cofe tutte accettate come per prodiga, ò furori cofefa fltCCeflea cafoper qualche moto,nc dafàrui fondamentofopra. Con tut ciò diciamo alcunifogni poter fi dar da Dio,& darfit infitto di qualche turo avvenimento, da quali non fi può predire indubitatamente, fi no per divina reuelaftone, cofa determinata 'manzi che la cofa fucceda fi ben
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