GARZONI - La piazza universale - 1589

V 1 F E \ S J£ Z E. 407 fi ben eonietturate ò male,ò bene (potendofi anco il prodìgio, fecon lo Sigonio,interpretare in buona parce)& farfi giudìciì più cbuti*& f mi fecondo la cbiare%Za>& mamfeftatione de fegnv.come nell brogìo fanto, fi legge e(Jerfi fermata vna moltitudine d'api (òpra di quello,mentre erapicciolo infante,che dimoftrò la futura eloque racolofidell'huomo. Et nel fecondo de Machabei, al cap. quinto, fi l< che per tutta la città di Hierofolima per giorni quaranta fi uider c^u ri armati difcorrer per larìa con le fole doro ,& con l'hcfie in mano corfi di caualli, movimenti difiuti, fingimenti diffiadc, lanciar d fplendorc d'ogni forte di arme,e battaglie ordinate . Q u a p r o p galian r in bonu m monfhaconuerr i : iquaiprodigii fiuron fogni dati Dio delfiacco futuro della città di HÌerofblima,prima per 1 afone, e pei per Antioco Epifane. Cefi Giofejfo Hebreo narra moltififimi prodig par fi manzi all'ultima diftruttione di Hicrofolimo,càme quella {iella dida filmile a unalpada , che flaua iminente alla cittàde comete mo che per tutto un'anno fi uidero ardere in aria; il lu me che di notte, do mejTfhora, circondò l'altare,e il tempio, onde penfaron tutti giorno ; la vitella che nelfiacrificio partorì in mano defiacri minifiri una agnellafia fineflra del tempio interiore,chcgmr daua l Oriente.fi pefante,e co' fuoicadenaZjCJ beniffìmo chiufa,che s'ape/feall impro carri, & le carrozze che al tramontar del Sole fi uidero per l'aria u no,®" le [quadre digente armata mefichiarfi fralenubhinwuimeti, piti fintiti nel tempio da Sacerdoti nella fefla di Ventecofie di no ci horribdi udite, che diceuanopartiamo di qua ilfigliuol d'jl natia c mato Gìesù,huomoplebeo,& rufiico,chequattro anni inanzi>"ildì della fefla de Tabernacolucominciò agridare ali improuifo.Vna noce dall'Ori trama noce dall'Occidentc ,una uocc da quattro uenti, una voce rvfolima,efiopra ltempw,una uoce fiopra iffofi ,or le ffiofe, una no il popolo, & ìncrffabilmente giorno e notte fopra le piazze intuonò qu cofe ;ne per battiture da alcuni riccuute uolle ceffi arene per to lì furon dati gettò mai una lagrima,anzi ululando ri.ifcramctc, ridiff te uolte l'iflcffeparole in meZjCf de tormenti, & aggionfe anco, alla città di Hìerofolima. Sarà tenuto ancera per prodigio yradiffimo che racconta Vlinio nelfecondo libro, alcapitolo quinquagefimofi nel confolatodi M. Acilio,&Gneo Tortio,p:oi-uè dal Ciclo latte, or fi gile : & efendo Confoli L.folur/nio,& Seruio Sulpitìo, piouuè mincolo famente della carne: & piouuè ferro ancora in Lucania, l'anno i che M. Craffo fofife morto daTarthic dìflrutto l'efferato fuo:& mi folatodi L.Vaolo, & Gneo Marcello, piouuè lana appreffo il casi il rì (fano,douc l'anno figliente poi fu morto T^Annio Milone ,et nel feguente narra ,chc nella guerra de' Cimbri, & ffieffe uolte anco Cc 4 ma,

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