GARZONI - La piazza universale - 1589

4«« * 1 A Z Z A ria.cV ad idra- huiu s uaniraté diuina oracul a ucll e conuertere .e^ la Gio– ia de Canonica caufa i6.q.i.dice,che quelle forti fino illecite, otte iute uengono maguhe incantationifo che fi fanno per efiercìtare qualche ua- mta,come uerbi grafia i giuochi di carte,di dadi, & fintili altri, ò douefi comprendono alcune fuperslitioniin ricercare qualche cofa occulta ; ma quelle fono lecite,che fijhnno pernece(fitd,implorando l'aiuto Suino otte non baila l humano;& adduce un ejfempio d'AgofiÌno,chc fcriffe a alcu– nché eflendo la città afjediata,e dubitadofi dal Clero chi doueffe resiar- m.et chi ufctrfuori,queflo caffi decidefie co la forte.La onde èferino ne* TTotterAi/.Contradictione s cóprimit loti.® anco Agofiinfinto,neU'epi Stola a HonoratoÀice ch'i lecito in cafidi neceffitàìmplarare con debita reuerenza l'aiuto diurno cd,i leforti. San prohibite ancora, & falfe infie- me (come dice S Tbomafo in i.2 .<].95u:.H.)queUefiorti,lequalis 'ufimo li Biódo e"" ?" e l lamenttone ><l ua f' cl} egli atti humani,che fi ricercano in quelle • Jortidor tifi ano l'effe no fecondo la difiofitione d elle ste lle.il Biondo nel pr mo lib. de Roma Trtumpbante,diuide le forti de' l\pmani in due ffccie, di- "ndo,che alcune fi chiamauano le forti Virgilìane,quado aperto il libro . .. , J r*rguto ,[tpi g Uauanoper augurio i uer/fche per ordine et numero de- tuL. ft™ tl * llo " orreua »o "forte. ® Elio Spantano nefa mentione di quefle * i° r [ l ff»giltane,nella una d'Adriano. Ve ne fu un'altra ffecie poi d'anti- c "'lfime da Sacerdoti composte,® molto fintili ade riffiofic degli Oraco– li, Jcrttt e in certe tauole, come memorie di diuerfi auuenimenti, leq elfi Sacerdoti fhceuano fopragli altari alle uolte cadere allìmprouifio con arte,inveendo i popoli,® i Vrencipi in timor efofperanzaficòdo che pia 2 * L l * j e 1, a r" aSgrad ' uaaloro - &di H ue fl e " e f*mttioneTitoLiuioM iidib. deUe/ue Htstorie.Hor tutte qsie ancorafon dannate.e infiommafon repr tate tutte leforti,cb'indouinano con Teffere,con Tali,con Dadidnuitione (come dicono alcuntfiitrouata da Aitalo Affatico,® a cuiattefie Augu– sto , e Claudio Imper. degli altri più dedito uicompofe un librofiopra.& Lotti. quei eh att edono ai Lotti, danno opera a un me fiero uaniflimcnel qual fi commettono molte furbane,dando balle in mano ad altri della fimìlitu dme di quelle che fon ne b affali, lafciando pigliar fe^ni, & cordelle di più a qualcb'uno-.uendédo la robba di fouerchio;® bene ffeffo argento alchi- miflico per argento di copella;oue tirando la brigata a loro con la concor retila,® rigatta del canto lafciuo,e difioluto firn mostra d'un bacino dar gemo, & cauana un morrione da faldato, propongono una collana d'oro di cinquecttofiudi,e tirano fuori un par di manigli da dieci, dicono di/pe dtredloto m quindici giorni, ® ni fanno attorno, per trafficare il da– naio, due, ò tre anni,® finalmente fi caua conlafolennitàdun zatfo,& d'un furbetto, che molte u die è auuemta doue fono i boi etimi auuentu ratiper bufar la buona mano. Son dannate anco tutte le forti, che numeri

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