GARZONI - La piazza universale - 1589

y v z i\s A L i. 41 0 temponoHro.CofiT^imphodoropresligiatoreècommendato daDuri;Dio pethe Locro daVbanodemo;Scymno Tarentino,TbilislideSiracu\ano,ct PuL? Heraclio Mytileneoprefiigiatori del magno Aleffandro da Atheneo nel primo libro, e tal fi tiene,che fo/Je Hiarcba prefìo a Brachmani, Te/pione prefio a Ginnofofisli, ZamolfiapprefioìTbractj,AbbariappreffogliHi- perborei,Hcrmete apprefifiogli Egiti j, Zoroatl.r o figliuolo d Oromafio ap- prefio i Terfi, e Buda apprcffo a i Babilonij. e maefiriprincipali di qucfla magianonfol presligiatoria, ma naturalefra gli anticbifi recitano, Bo- co,Zcnoteno,Almadel,Thetel,Alcbido,Tolomeo, Geber,Zael,7^aza- barub,Thcbitb, Berith,Aslofa>ie, Hipparco, Alcmeone,& molti altri, l'opere de quali oggidì al mondo fon quafi annichilate. & fra più moder– nifiono annoucrati Alberto Magno, Raimondo Lullio, Rygerio Baccbo– ne, Arnaldo da Fiìlanoua, Tietro d^ibano,& Antonio de Fantis,i qua– li due ultimi fono da molti per negromanti ancora ffarfi, & divulgati. Hora quefia magia naturale è quella, che Tolychroniofopra Ezechiele P o | n r riferifee efifer da Origene commendatami quinto trattatofopra S.Mat- m o , theo,con quelle parole . Ars magic a non mih i uidetu r aiicinu s rei fub - fiflcntisuocabulum.fed & fi fir.non ed operi s mali , nec onor i liabetì poffìtconremptui.co» l'occafione delle quali parole inuchìfie contraivi mirabilmente Theofilo Veficouo Alcfandrino,del nome d Origeneperpe tuoinìmico,nel fecondo libro Tafchale.pnaperò à torto,pcrchel\*nagia Theofilo falfit & demoniaca è dctcflata ucramete in più luoghi da Origene,&maf A 'efsadr fime nella vigefìmaterza Homeliafopra i 7^Jtmeri;-<& qui in quello luo– go non dà egli occafionecontraria,potendof intender finamente dalla ma già naturale.fi come anco Hieronimo Santo,nclprimo libro de'fvoì com- s H i c r mentar'vjfopraDaniele, ifponcndo qvclleparole deificando capo. Prarce - nimo. pit Rex , ut uocarentu r Arioli , Se Magi , & Malefici , Si Chaldei. per Arioli intende gli incantatori ,per Magìifilofifi;ptr Malefici^vei che ufanoilfanguc& le vittime,& che fpeffomaneggianoi corpi demorti per Caldei i Genethliacìfo Mathematici,ch el ificfio : &il medeftmo, nel fecodolibro contra Giouiniano,dice,che Eubolo,c'hadtferitto con molti lubolo uolumi l'Hifioria di Mithra, narra appreffo àTrrfi efifer flato tre forti di magia primi de'quali dottiflimi & eloquentiffimi(ch'eran cotefììnatvra l't)eccetto farina& berbete, di niente altroordinariamente fi cibava- ^. no.& innanzi à Hieronimo, Givfìino Filofofo, & martire,nel libro Mtrtirt i delle quefiionidelle genti, alla questione uìgefima quarta , & uigefi- ma fefia, difiingue tra i miracoli veri di Mosi, & quei fa!fi de ma– ghi Egittif da demonvj favoriti, & quei di Apollonio Thianco fatti per opera della filofofìa naturale . & quefia naturai magia è commendata da Thilone Hebreo con le fieguenoi parole , nel libro delle leggi fife- ph»ilo*» siali. Veratr i magiara,ho c eftperbpccliua m kientia m per cjua m na- Htb Dd 1 tura:

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