GARZONI - La piazza universale - 1589
4 i S v I A Z 1 A ce,adoranoi/piritimalign'ufdedicanoàferititi! dì quell'hfannoprillata , & Cotenne profeffione dinanzi al tribunale del dcmonìo,à cui giurano fe- deltà,obligano per uotol'anima,e il corpo,rinegano Cbriflo [opra alcune carte negre,® incognite in fcmpiterno,offerifcono [acrificij a Satanaffò, promettono trouarfi a tutte le congregationi nottume, qualunque uolta fian chiamatfattendono alla corni tella di quante vergini fante, & bone He matrone vengon lorper le mani,meuono vn certo martinetto diabo– lico percompagno,per cuflode,perferuitore de'loro appetiti, per guida, & fcorta aliafederata adunanza ebe fanno ndiofeure notti,di danze ,cr balli,® cornuti per arte diabolica diffofli,® preparati. Et cofi anuiene (comedice Lattando nel libro deOngin e et rori, che damone s homi - Cbulido! n u m c r e a , u l i r a t e m mentirà duitniraredeludunt . Oltradi queflo inipedi ' feono i ribaldi(come testifica Paolo Ghìrlandofm vn getti bttomo fuo co nofcente)o per via d'herbefo di pietre fo dibeucraggi,ò col mezjp ejp ref fio de'demomi,l'ufo dell'atto carnale fin con le proprie mogli,opcr~ado che i diauoit reprimano il vigore,® la virtù cale fattiti a dell'bttomofo cbiu- l'ierro di dendo le uie del feme bumanofo interponcndoft con corpi afìontifra l'huo I'JI ade mo,® la donna \ft come afferma Pietro di Paludefopra il quarto, alla di- flintione trigcfimaquarta;® il Serafico Dottor e,nell'ifiefo libro,alla que S Soriiu'.^' 0 " 6 f eC °" da '^ artccolo f econci o;onafcoìidendo coarte prefligiofaàmt- t J i a . C " bri applicati allageneratìone, con l'interporre in meZjCO qualche corpo piano,® eguale,dell'Uhfio colore figura,® apparenza.ouc inganano af– fatto ifenfi eflerior'uinterponendo quel corpo fra il vifio degli occhi, e il tatto delle mani,® l'ifefio vero corpo delpatitte.Ma di più qui-fi ncfnn di malefici non folo imaginatamente,ma realmente,® perfonalmcnte an Thornafb cora,fifìtnno portar da diauoliin forma digattì,di cani,® di montoni, di trabanti- caprefduatiche,® dìfimil altre beflie, come vuole San Tbomafo nella " Alfonf o P r '. ma P artc alla questione ottaua, & SiluefìroPrierio nel trattato delle de Cadrò rnir abili operationi de'domeni,et de Magb'ue Tbomafo Brabatiuo nel fuo ciiouan i libro che fa De Apihiv,infieme con Alfonfo da Cafro, Giouanni Torre- Torrccrc- C remata,c Paolo Ghirlando nel trattato de Sacrilegi ^ quei lor giuochi notturni fiotto la celebrata noce di Beneuento radunati. &, benché quel testo de'Canoni,nel capitolo Epifcopi ,regiflrat o nellavigcfmafeSta cau fa alla queflione quinta faccia oppoftìone grandifìma,percbe par che t ? ga il contrario,dicendolefeguentiparole.\\\uc\ etia m nfi eli ommitren - dum ,-c]iioc J quardam federata * muli'ere s ren o pof t fathana m contier /ir.demonu m illufionibu s , & phantafmaribu s Cedu&x , credun t /e & profirenmrcti m Diana nocturni s hori s Dea Paganoru m , uel cum Uerodiade,ue I Cam innumer a multitudin e mulieru m equirar e hipra quafda m beftfas , & mult a rerrarum fpati a inrempefta ; nocìis filen- tiopertranfire . oue foggionge ( per accrefeer più il dubbio) quest'altre parole. mata .
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