GARZONI - La piazza universale - 1589

434 V I U Z ZA ch'erano per natura loro bellicofì,& di co/lumi più prefto feu eriche pia- ccuoli, & quefio cagionò che ladannafferoin T^erone, come dirimile da coflnmi Romani in qvefla parte, & ancoraperche egli congradiffima in– dignità fualabufaua fin nelle public he fccne alla prefinza della plebe, per riportare una gloria mediocre in comparatone di quella, che per uir tu dell armi haueuano acquifìatogli Imperadori antecedenti. Se i Ter fi i Medigli Egittv,e le donne de Ciconiprefeguitarono la mufica, & Voli- bio la detefìò come troppo lafciua,queflo auenne,perche la mufica e uri or te,laquale può ufarfì cof bene, come male, & perche forfè a quei tempi l'ufauanoiprofeforidi effa per incitare gli animi Immani a lajciuieme- re,quindi con qualche ragionepuotero più prefto i mufici,che la muffa– le difciplinadete fare. Oltra che potrebbe riffonderfi, che gli effempi db uomini barbari,eh e non fanno che cofa fa uirtù,non deue derogare a lagloria della mufeaja qual per mitialtri effempi fi prona effer cofa norata, e illufìre da donerò. ?\e la ripr enfiane fatta da Hettorc a T aride Troiano leual'bonore e'Ipregio allamnfìca, perche ndl riprende del can to,ma del canto lafciuo,& che,efiendo un Duce Troiano,s'b abbia uoluto più prefio guadagnar l'amor della fua donna con la uoce (onora, che con farmi in mano a lui più conformi, & conuenienti, benché il famofiffimo Hettore(come altrimetifipuò dire) proceda in quel luogopreffo nomerò da parfuo,che effendo tutto inclinato al furor martiale,e bellicofo, ripre de in altri la piacevolezza dell'animo dalla natura fua molto difforme. Si dice all'auttorità di Heronimo fanto,chenonprobibifee, ne dannala ntufi ca nella Chiefa,ma quel modo di calar particolare, ch'ufauanogli antichi tragedi dentro ne Tbeatri,a(fumendofoggetti cantabili alla guifa loro.F.t GregorioTontefice intende{come dice la Ghiofa di quel decreto)dìprobi bue a minifìri Diaconi apparati all'altare per cantare l'Evangeliofanto, l'occupar fi in J.tra forte di canto fuor dettai tare.Ver conto poi de'fvona tor'hil Re Pirrbo parlò da Capitano, & da guerriero, quadofenza danaro ilfuonatore,gli antepofe nel fuo ragionamìto Volipcrcote Capitano.e An tiflhene trattò Ifmeniafuonatore dahuomo uitiofuperche al tepofuo for– fè la mufica era corrotta e uitiata talmentcche nofi fuonauano altro ch purelafciuie,onde uituperò lapartcch'era degna di bla fimo, & vitupe– ro. fitfeVallade,e Alcibiade abbonirono il fvono dellazjpogna, no l'ab– bonirono come fumo, ma come fuono dinftromento tale che (ternana gran parte la bellezza, &• diminuiva il decoro de' nifi loro.& finalmente al pafio di nieronimo fanto fi rifponde,cbe il fuono di cofe mondane c fettata,®" eflrema dilettatione uien riprefo da qvrllo, perche dee vfarfì fo l.-.mente![come era anco l'opinione de Anacarfi) per ricreatione,& alle giamento dell'animo,qual ricreato da tal diletto fa piti proto,et fuegghi to all'opregloriofe & honorate.Ma odano vnpocoi Zoili del cocento ni

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