GARZONI - La piazza universale - 1589
V % l V E H & U S L % 4 ?p InHitutioni afferma,che ne coniti i Romani tato auflcrì nel refìo fidilet Martian < tauano defiuoni,con quelle parole.Seà ueter u quoqu e Roma n o rù epu - T^ucidi- lis fides.ac ribias adhibcr e inori s fiwApprefto a Greci ilfiuono fu teuu- de. toin tantaflima,& riputatione,cbe Cimone dall'vniuerfal confin fo fu in conuitopreferito a Tbemifioclefolo,perche egli cantò molto dolcetnètc in fu la lira.®- quello di più aggiòge Martiano,che molte città della Gre ciaalfuono della lirapublicauano le leggi,&i decreti loro. Tbcucidide ancor egli racconta,cbe i Lacedemoni vfauano nella guerra ifiuoni delle citbare,& delle lire,oue bora fi fuonanole trombe,® i taburi. Et Aulo Gellio narra l'iflejfo de'Cadiotti.Ma p quello propofito è memorabile l'efi fempio de'Lacedemoni,qttando nella giornata che fecero contrai Mefje- n'u\cranogiàpc'l valore degli inimici volti in fuga ; & ecco Tirtbeo col flauto mutando il fuono,porfi tanta allegrezza alla finaparte, che corrag giofamentc inuefiendo il nemico,di vinti quafi,& fuperati, diuentarono a un tratto vincitori. Herodoto Hifloricograne riferi fee ancor'effo, che ( o c t 0 Halyate Re de'Lydiij ufaua di condurre iteli 'efferato fuofonatori di cìtba re,® di flauti,® dell'Amazpni antiche filegge,che aljuono della %am pogna monca ranni per cobattere,® guerreggiare. Trarrà Theopopo Thcopó- ncl tjuadragefimo fello libro delle fu e llifiorie,che ipopoli Gethi tifati ano p° difuonar di citbara, quado in qualche lor legationefifacea qualche pa cerna che piutil graVoeta Homero nel princip. della Iliade inditeci Dei Horacr fuonare,dicendo Formofiam cìtharam manibm tenebat Apollo Mufiarum vocem variantes hxq; canebant. T^on induce Virgilio nel primo dell'Encìda ancor effo Iopa Citharedofà Vu &"" > ' mofo conia cetra fuonare,® Enea conlafuacompagnìa flarlo àfentiret •onde dice. Cithara critiittts lopas Terfonat aurata docuitqne maxìmus Athlas. lo mi rammento d'batter letto in più auttori, ®- maffmt in Quintiliano, che Socrate Filofofo cofi grane,® feuero non fi vergognò nell'età di fef- fant'anni d'imparare àfuonar di citbarafo di lira.® ho letto, che il buon vecchio Chirone maeflro d'Achille infegnò fiale prime difcipline algio uenctto imberbe, qual nutrì dal latte, ®- dalla culla qfla profefiìone del- la mufica ,et volle il fauioprccettore,che le mani,chatieano àffarger ta tofanguc Troiano per terra, fofferofpcfio occupate nclfuono della citba– ra per ammollirlo alquanto. Di CaioGratcoracconta AI. Tullio nelfuo M.Tull Oratore,cbe quado oraua alpopolo,hattca vnferito dì dietro afcofo,ilqual colfnono della pina gli andana raffegnando la voccacciò più gratiofa,®- vaga mandafife fttori .i \onintroduce Ilomero Dcmodocofuonare nel con uito del Re Alcinoo, ® acquiflarc vn nome di dittiniffìmo fuovatoret Quanti poi fon slati quelli, cheda lor fleffì fuonandofì fono al mondorefi celebri,® illufìritTbilamone è illustrato da Ouidioin queiverfi. Ee 4 7 ^a-
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