GARZONI - La piazza universale - 1589
y 1 V t \ S A L t. 44 5 ino che lodale altri co or ationefunerale fu Valerio Tublicola nella mor te di Bruto.la feconda cofa era fare l giochi glodlatoru, e Marco, & De- ciò figliuoli di Giunto Brutto furon gli primi, che gli facefiero farciti honore del lorpadre morto. La terza era vn conuito fontuofìffìmoda quarta, difibenfauano a tutta laplehe della carne . Vfauano anco alle "volte dopo l'efeqvicSpargerefiopralafepoltura vari) fiori, & odori, co– me fece ii popolo Ramano à Scipione.&quelli che non potevano foppor tare lafpefa, faceuano fu lafera portar dai Vefpilloni, i cadaveri alla fie polturaveflìti di bianco, e il più propinquo gli chiudeva gli occhi, & dapoi apriuano la camera, & lafciauano entrare tutta la famiglia, & vicinato, e tre di loro lo chiamavano ad alta voce tre volte, & lo laua- nanopoi con acqua calda, & l'herede feouava la cafa con certe feope X eie deputate, & ponevano fopra la porta de' rami di ciprefio, efe il mol– to era d'auttorità, gli cittadini erano multati all'effequie per vno à ciò deputato, & le donne delmorto vefiiuano di bianche vesii. EtTlato- p j . t ne nel duodecimo delle leggi riferifee che nellafua patria all'effequie fi portauano gli habiti bianchifienzapianto, &• fitngbìozzet alcuno ; e due chorl, vno di quindeci fanciulli, & l'altro di quindeci fanciulle slava– no intorno al cataletto,fino che i facerdotifcambievolmente lodavano il defonto,& lafuafelicitàpcr tutto il dicantauano.fegvivano poi gli fan civili cantando hlnni,&appreffo le fanciulle da alcvneveccbie accòpa gnatc.lypndimeno apprefio ai Gentili fu molto confufio il coflumc di fiepe Urei mort'himperochc Servio S'opra il quinto dell'Eneida recita, che pref Sciuio fio à Immani morto alcunoftn cafafua fi rlferuauaj'ottauo dì ardeuafi, c> il nono fifepeliuano lefiuc ceneri:& quindi hebbero origine i giorni \o- uendiali celebrati anticamente in honore de' morti,& il mede fimo ìefiifi ca,che il popolo ad honore de i Re, & nobilifilmi buomini con fucclle acce feprecedeua.Quindi Virgilio nella morte di T'alante dice. Virgilio. Lucida era la via per l'ampie fiamme. Terfio annoveralefeguenti cofie nelle effequie dicendo Vct'o La trombale candele,&il cadauero Tofio nell'alto letto qui fi vede. Alcuni degli antichi aggìongevano alle trombe iplfferi,& ì tìmpani, af fine che coloro,cbeplangevenoImorfhvn colaifuono vdendo,minordolo refentifieroicffendodatalfolazjp agevolmente dal dolore ritratti.& A 'cTsadro queflo lo dice ne i problemi Aleffandro Afirodifio. Qvandofi fificc aitano Afiodi dal morto,& li datianol'ultimo combiato,molto affintuofamente lofialu- tauano.Terò Virgilio di T'alanteficriue quelverfo. Salueineterno,&vale ò mioT alante. Cicerone riferifee che i Terfi condittano i cadaveri de' defonti con cera, acciò fi conferuaflero più tingo tempo nella fiepolmafilpicdefimo nar– ra,
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