GARZONI - La piazza universale - 1589

V 111 r E US j£ L 1. 44 7 Annotation e (opr a i! xliij.Dilcorib. ' D'alcun e cofefpcttant i a i funeral i tratt a Celi o Calcagnino , nel fuo Trattat o , infcritt o . Collectani a Vetuftatis . Et cofi Celi o Rhodigino , nel non o dell e fuc an cich e lcttioni.a l cap. + j .44. S c 4f.& ncll'undecim o libro , al cap. f9.C0f 1 Tietr o Vie torio,ne l 3 .deli e fuc Vari e lcttioni,a l cap. i i. & nel feco ndo.a l cap. ? & nel nono , al capitol o 14.& ncldecimo , al cap 20. Ft cofi il Beroaldo , nell e lue Annotation i eontraSerui o Et pariment e Alcllandrod'Alcflandr o.ne l j.dc'fuo i D i Geniali , al cap i.&a l c.7. & (òpra tutt o Lilio Giialdo,ch'h a fatt o un libr o dotamm o de Va r to fcpclicnd i ri tu. D E M E S S I , O N O N C I I , O C O R R I E R I , O Poftiglioni , o Portalettere . Difc.xliii/ . ^Vefti che bora con tantiuocaboli nominiameeranopropria– mente da gli antichi chiamati con un uocabolofolo di Ta- bcllarijyperche in quel tempo non fifcriucua in altro quafi, che in certe tauole di buffo incerate: il che dichiara Marco M.Tulli» Tullio nella Oratione contra Catilina in quelle parole. In - trodll&u s Statiliuscogncmi t manum,c k lìgnum fuum:recitata r lun t ta– bella? . Terb , quando col fuo proprio fritto fi conueniua uno, fi diceua latinamente che tabeUisoblignatislècumagebar. Et quello testifica l'ifleffo Cicerone nel quinto delle Tufculane, doue dice . T u quide m ta- bellisobfignari s agi s mecu m , & teftificari s quid aliquand o Jixerim , aut fcripfetim. Quindiaduquefuro n chiamatiTabeWarij iTo(lieri,ò Tor talettcre, come manifesta il predetto Tullio ffcriuendo à Terentia, con queflc parole. No s quotidieTabellario s expeclamus . & nell'Idioma Callo il Corricro fi dimàdaTortcur delettres ,fi come in lingua Spagnuo la b detto.Correo quellcua las letras, 0 Tablilas .Ebenuero, che il mefi- fo,c il noncio fono alquanto più comuni, potendo effì portare nouelle aboc ^ ca,&ancoiniferitto & d'uno tale intefe Virgilio nelfecondo della Enei- ir ->' da fin queiuerfi. Etnuncius ibis Telidagenitoris. Cofil'Ariofio in quella fianza, oue dice. l'Arioltc. Egli par d'bora in bora udire il meffo Che gli rapporti,ccco Ruggier che uiene. Cofi in quelTaltra,doue fcriue. Sepellegrinofo uiandante a piede, Che fia meffo di lui fi cran-ia piglia. L'ufficio di coSloro è di caminare à piede, ouero correr la pofìa a ca– vallo, ouer per barca, ouero per carrozza, & portar leticrc\plichi, [fritture , groppi di danari, ualigie, cefi , bifictìc , cr fimili altre cole,

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