GARZONI - La piazza universale - 1589
45< > 3 » 1 A 2 Z A ra ,cbe Bacche con quell'arte ninfe i Tofcani,gli Indi,& i Lìdij popoli b licofiffimi. Di qui finalmente quefiafaltationefu ridotta in religione,& ella fu fatta dai Coribati inErigia;et la Dea Rhea lafece fare ai Cureti Creta-.e in Delo non fi compiuanofacrificij, doue nofi facefie anco la ùone-.ne mai vi furono celebratefiefle,necerimoniefenza lafaltatione. i Brachmani anch'efisi popoli dell'India dalla mattina allafiera molti al fo lefialtaio l'bonorauano.La fallatone fu pofta nelle cerimonie defacrificij apprefìo agli Ethiopi,Agitij, & Scithi ,fi come quella eh'era fiata ordi– nata da Orfeo, & Mufieo ottimifaltatori. i Thraci armati alfiuom iell piuafidtauano i Romani haueuano ifiacerdotif alif ,i qualifiltau a .no in h nor di Marte con tanta inuidia l 'vn dell'altro, che Macrobioficriue, che Appio Claudio annouerato fra vno di loro,crafiolito digloriarfhche, ben che fife vecchio,auanzona tutti ifuoi colleghi nel fiottare, i Lacedemo ni di gran lunga più ualorofi di tutti gli altri Grec'hbauendo imparato filtar da Caflore, & Polluce, erano vfiiti di fare ogni eofia ccmfaltaùo Ella fu tanto honorata in Thejfaglia, che ipopoli pr e fidenti, & capi gli altri erano honorati colnome difialtatori. Et Socrate anch'egli ,ch fu giudicato dall'Or acold-d'Apolline il più fauio di tutti gli huomini, ef Scnofon- frogia attempato, nò fi vergognò d'impararla,anzt con grandiffìme lo , c , ii l'inalxò,numerandola fra le dificiplinegrauì, come teftificaSenofionte Timone nel libro defuoi fatti.Platonc nel fecondo delle leggi chiamalafialtatio konc™ ne f lM ett °l e >&gioconda,dono dei Dei; & nominaperfina inerudit Ijpndi . ^ U h c h e ha cognitione,ne intelligenza d'efia. Chameleone Greco i ce,che Ariflofane la chiamano vnfrettacelo hettoratiffimo. Lampridio narra de'Parthi,che faceuano le lor fefte alfiuono delle pitie, delle %am Liuio. pogne,& de'timpani faitando numerofamente cerne oggidì feoflurna Aihcnco. co fra noi.Prefio a Romani pur raccota Liuio nel fiet timo libre delle fi fiorie,che ne'giuechifrenici le vergini a nove a none in tre ebori can dofialtauano.Atheneo nel quarto libro delle cene defuoifapieti nota cor efilo che nella corte del Re Antioco detto Magno, non fiolamente amici del Re tripudìauano aifiuoi conuiti, ma ti Reistefioi& aggionge, Dori. chePolyperconte, ben che fife vecchio, ne ad aìcun"altro per fetenza militare inferiore,ne per grandezja difieguale, con tutto ciò dopo Ube era folito & auezjp di tripudiare. Et Duri nel fiettimolibro narra, c apprefio agli Indi non è lecito che il lor Re s'inebrij,com'è lecito prefib Perfr,nondimeno che il giorno che fanno facrificio al fole, quefloglii pe H«mi p. me (Jo,c cefi all'usala Perf atta falta,e balla,e tripudia afio pia P e h - Gerico nel primo de fuoi Gìnofiofifit racc3ta,che Sofocle imparò lafalta Jconc. ne n e f* d a faciullo, et ch'una uolta nudo in Salam 'tna folto intorno à u feo con la lira.Hermippo ferine, che Theofrafto fi dilettò di quella gra mite .Chameleone dice eh'Efibilo fui primo che trouò i chori,e le fig diuer-
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