GARZONI - La piazza universale - 1589

V % V VE ^ U I E ; 45 J "Prima notte domain claudcnec in via* Sub cantu querule defbice tibia, Et tefiepevocanti Duram,difficilis mane. Tercbe veramente vna delle gran materie che facci l'huomo h il balla- re ,&faltare.Onde Antonio Tanormitafra'dettid'Alfonfo Re dArago- Antonio naenumera quello»che vedendo vngiorno vnagiouane che fiottava, & T* a ° m ballaua co molta immodefiia,®- impudentìa,fi voltò ad alcuni fuoifauo riti,et diffc loro.Ajpettate di grafia eh afra un poco la Sibilla redera l 'o- racolo,trattado colei dopala, perche la Sibilla no daua riff-ofla, fc non era prefa dal furore.E neceffario adunque^he la faltatione fa il capo di tutti i vitine facilmente fi potrebbe dire i maliche quindi ne traggono e la uifta,e laudi to,i qualipartorifeono e ragionamenti dishoneilhc fior chi®- abbracciamenti lafciui ,e vergognofiaffatto.Saltafi con atti difior dinati,®- con monftruofo strepito dipiedi,a molti fuoni,a lafciue ca%pni,a dishonefli uerfimaneggionfifanciulle ®- matrone con mani,®- baci im– pudichi,®- con abb racciamenti brutti;®- le cofe che la natura ha afeofo, & la modefiia coperto,conle mani della lafciuia allhorafi difeoprono,®" laribalderia viene adombrata con la coperta del gioco. Effercitio certo ritrouato da i dianoli dell'inferno in ingiuria della diuinità,quando il po polod'ifraelefifabricò il lincilo nel defiertojlqualepoi'eh'bebberofiacri ficato,cominciarono amangiare,®- bere,indifì leuarongiocondi, & con tando fialtauano in cerchio. Et quefio bafli della faltatione de b allivella Quale a'tempi antichi apparue famofo, Androne Cataneo,Cleofanto The lano,Bolbo,e Zenone Crctenfi cofi grato al Re Artafierfcfecondo larda tione di Theofrafio,diCratino.di Call'ta,&di Ctefia.Et Alefiadro in quel in ~ la Epiflola chefcrifle a Eiloffeno,fece mentionc di Theodoro, & Cbrifip- po celebri follatori della etàfua. Vievrì altra faltatione vfiita molto al temponoflro da'Bagattellieri, laquale ejfcrcita il corpo mirabilmente, &lofa agile, deftro,forte, & gagliardo quanto dir fi poffa; ne porta fic– co tanta vanitàquantoleprimc,bcncbcfiafoggettodiperfione ignobili, Catalo- come per lo più vediamo ejfcr da talifrequentata. In quefio fon fioriti gode'fa al nostro tempo, &fiorifcono ancora molti valenibuomini,come il Man ™ t or j m o ano da Bologna con Stefano fuo figliuolo, cofi il Moretto , e Tonino da c Bologna, AlonfoSpagnuolo, Batt'tfione da Tadoa , Giuntino, & Gril– lo Siciliani, Arcangelo d'Abruzzo, Girolamo da Foligno , Marino, Gafparo, Capo, ® Scaramuccia fenetiani, Giammaria Romano, Ric– cio daV erona,Tino,® Soldino da Fiorenza, Nicolò Sanefe.® altri affai, fi dilettano cofloro di dar piacere al popolo con folti miracolofi, ® morta li che fanno alla prefenza di tutti: otte fi uede una lifla di folti tanto flu penda,cbe le perfine rimangono attonite,et ftnarritc afcntirli nominare, Ff 3 non

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