GARZONI - La piazza universale - 1589

r 711 y E A L E. 45 7 cbeeglifiacaldoacciòmegliofi fccpra quando à puntoèil terminedel fio colore.Tyon men fa dì meStìero faper la tempra delle lime fitta di fui liginc della punta di corna, o d'unghie di bue, vetro pesto, efai comune Stemperato tutto con acetoftmbrattando poi la lima di tal compofttione, ® cofi imbrattata infuocandola benijfimo,&poi in un tratto attuffando lain aceto,o in vrina ,0 in acqua fredda. E dibifogno ancora faper fialdare una rottura d\tnafrga,d'una falce,dunafiada,pigliandoun poco d'arge- to baffo,borace,ò uetro peplo, abbracciando il luogo della rottura con un paio di tanaglie boglieti,tenendola tanto stretta, che lafaldaturafiorra» &lafciandola affrcddare. Bifignaanco faper lauorare il ferro, quando ha prefi odore di metatio,talche ne a caldo,ne afreddo regge al martello, col farlo bollire, ® darli fopra cenere di fiorai d'otta ,odi gufi di luma– ca,}) dipoluere di calcina ulna. T^on è minorfiecreto mollificarlo, ofar– lo dolce, e trattabile come piombo,ongcndolo conoglio d'amandole ama re, coprendolo appreffo con cera m efcolata d'ajfafetida, e alquanto difil– le al cali, ® fopra inuefiìto con lutto fatto di cauallina, cioè fierco di ca- uallo,e uetro peplo,® meffo in fuoco dì carboni bene accefi per una notte, fino àtanto che il fuoco fi fiegna. Onde poi fi caua,e trouafi dolce e trat tabilc . T^pn è anco minore afarlo duro, temprandolo nel fugo di rafa– no , o nella rugiada che fi trotta fu le foglie di cece. Bifogna anco faper fregare con la calcina per dargli il luflro,® farlo bello . Bifogna di più faperlo incauare con acquaforte fitttacon fiale armoniaco,filma– to, uerderame ,cunpocodigallaconaceto, che ciò che col fide fiopra vi faràdiffegnato (dandogli una coperta di vernice ,ò cera che'l di– fenda, otte non fi uoglia cheuenga leuatouia dall'acqua )re(larà : del– le quai cofe imbrattato,® cofi tenuto per cinque, ò fii bore ,refiaran– no tutti idefegni dentro incauati . L'attioni di cojìoro fon commune- mente, Iettar per tempo, mettere il carbone nella fucina, metterui ilfcr ro, menare i mantici, bollire il ferro ,faldarlo,bagnarlo, tirarlo al ma– glio dell'acqua,batterlo,darli forma, tcmprarlodauorarloalauoro foglio fo,faldarle rotture,limarlo,polirlo,imbrunirlo,iniiernicarlo,farcifoglia- mi,dorarlo,farcii lauori di Fanza,gliAxzfmìm, egli Arabefibi. Ma molte uolte cofloronò fanno unire infieme bene il ferro,et l'acciaro;ouero brufeiano ilferro ;ouero che lo lauorano tanto duro,chc fificaglia,® [dna ta,se%a poter fifaldare infieme ;oner che fanno lauorar dell'uno, e non del– l'altro;ouero che nòfanno ificreti principali,® filo lauorano alla graffa., corneifitbri da villa che nefannopocbifiimo. Gli insttometi di coflorofion l'ancudin'ui folli dafoffiarc,le morfi,leforfici,lafucina,l'albio,il ceppo per l 'ancudinì,con le maniere di quelle,cioè ipiedini comodi bucce poi il taf fo,l'incudìncUa,la bicorniafi martelli,cioè groffi da fiìanare,da trauerficio da bieca tonda,a yna mano,a bacarle tanaglie coi manichi e il morfina i naglfe

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