GARZONI - La piazza universale - 1589

V i\ 1 V E ì\ S A L E. 46 *j par con fuetti vengono via i Strengari, ò Ferraflrengbe co i lor martelletti, e incudinetti, e piombo , e laminette di banda,epun- p ^ " ^ ? tariteli,i quali fogliono ancora conciar pelli di cauretti, o di cane, gh e . odi vitello , e farne siringhe , e puntellarle, e ferrarle , e metter– le in doxena , ir cofì venderle : tenendo altre picciole merci fu i banchi, & fu le botteghe , come dedali, occhiali ,fpeccbieti, fona– gli, {criminali: o recchini, agucchie, bottoni, pettini, & mille ba– ie da fanciulli, come tengono i Tedefcbi maffipiamente, andando fu le fiere da doxena con quefle cofe, & ponendo fiotto le loggie in profiet- liua quefia merce baffiffma,cbenon vai più che vna siringa per fua natura; onde fimo fatti circolo di fanciulli, & di villani il giorno di mercato, non efiendo tal mercantiadi troppo momento, & valore al F e r r a r i ò giudicio di tutti. All'vltimo ci vengono i Ferrari, o Marcficalch'tfi M a r c f c a ] . quali fon chiamati medici da cavalli da Giouanni deviate afiopra il Co- chi . dice. Et l'arte lorofi dimanda Veterinaria, e tratta in vniuerfale della GÌCOMPÌ medicina di animali brutti, benché dicaualli potifiimamente. Sidice che Chirone Centauro ne fu l'inuentore effiendofiatailluflrata poi da Co lumella, da Catone , da Fanone, daVclagonio, & Fegetio nobiliti– mi fcrit tori . Et Virgilio ne ha favellato particolarmente nel terrò del- ^ ktGeorgica. Guglielmo Tardit poi Francefe ha parlato fngolarmtnte n i 0 < dell'arte del mantenere i Falconi in vn fito libretto intitolato De Al'rt Cuchel- de Faulconnerie . Atoltidicono,cbc qvetta è derivata da gli ifieffi anima m o T4r * li, effendo chelaijperienzaha dimofìrato in molti, qualifono quelle co fiche gli curano dalle loro infirmità : comeVlinio nell'ottano libro di– mostra l'ibi vccello Egittio purgarfìcol beccoda fe sleffo molled'ac- r;iI ,: 0< qua ; i Cerui vfano il dittamo per cauarfifuor lefaette de'cacciatori : la rondine vfa la celidonia per il vifo ; la muflella adopera il finocchio per la lapitudine degli occhi : il drago vfa la lattvcafilinefìre cantra la nau- fea;la pantbicravfa cantra l'aconito venenoilpardaliancbe,gli orfi contra le mandragore le formiche ; i colombi, i merli, & le pernici c on tra le intimità loro vfano la foglia del lauro ; le Grue il gioncopaluflre, trriferifce Bafilio Magno nella nona Homelia dell Effameron, che lor- Baflio fa frritafimedicadafe fieffa col verbafco ; la tefiuggine contra il vene- M a 5 n 0 - no vipera vfa l'origano ; le volpi con la lagrima di larice fi medicano le ferite . Quefli Ferrari , o Mareficalchì fono dimandati dal Caffaneo 1 1 C a f l a . nel fito Catalogo Mangones , onero Hìppococu , & Santo Antoni- n c 0 no nella terza parte della fitta fiamma al Titolo ottauo dice , che jmi oAn quefli tali fono filiti a intrometterfi nel medicare giumenti, canal- tonino . li, & altri animali, ir aggionge , che l'arte loro è lecita, ir bone– tto , pur che fila fatta con faenza, & diligenza i & eh'cffis'attenga– no da ogni forte d'ine ante fimi : & infieme coi cozzoni fi fogliono intro– metter

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