GARZONI - La piazza universale - 1589

466 " P I A Z Z A ließe e alquanto fforca,^ vile,mapolita,& commoda per gli altrifm ro che tutto il mangiare quafififiin vafi di terra, & la cucina non a fira cofa maggiormente,cbepignatte,& cadini, che -vengono dalla mano de' hoc calori. Alcuni però dicono che lei è la pia netta arte che ritrouar fipoja, con cotefio ragione, che in tutti i bifognipiu neceffarùil boccola' rafemprefi laua le mani,& nofa negocio alcunofenra forbirle. Ter ope– rar poi debitamente in quell'arte niente altro fi ricerca più chela cogni– tive delta terra accommodatapiù àun uafio che all'altro ;percioche ver hi gradala terra dafar pignatte vuol efier vna certa forte di terra vifco- fa, & denfa,la qual non farla buona da far piatti, nefcudelle, perche n cuocerei lavori non restano lifci,&politi fi come gli altri,& cofì parimi te la terra della quale fifanno i piattinon è buona dafür pignatte ,pcrcbe non reflue al fuoco,ma crcppa.Quella particolarmente da far pignatte fi pigliacofì humida come fttroua,&fioprauna tauola fida fi batte con ue g he di fieno fin tanto ch'ella fa perfetta, & affinata in modo chefi louorare;& cofì Hmaefirofopra la ruota fa le pignatte, & come n'ha fit to una, con un certo filo di ferro la distacca dalla ruota,& la pone [òp una certa tavoletta àfeccare,& come ella b cofi un poco impaffita,lefi i rnanico,& l'attacca da che banda gli piace,&poi la laficia ficcare afat– to^ ficcata che fa, laß cuocere dì prima cottura ;&di poi le da quel marciacottofil quale lajbcofi uitriata com 'ella h& poi fi torna à cuoce– re ancora,& è finita in tutta,dimodo che con efa fi può far la bafoffia,& il b rodo dell''Afierges del Tiouano Arlotto da dare ai villani infieme con l 'agliata. Ma i piatti & le fiuàetle fi fanno in altr a guifa, per cloche bifb gno bauerla creta fecca,e peslarla,&fidacciarlabene cometa farina da fiore il pane,& impastarne pinne meno come fi falapafla,& con de Paflafi formano i vaftficondo che il maeßro vuolc,& come fono afeiut uolendolifar bianchine gli da una coperta di quella terra bianca,& fila- feiano afiiugare.Mafegli uuol far colori di più colori,conuiene come fono afciutti i cuocerli,& dipoi cotti fi dipingono,&dipinti che fono,fe li da fi' pro il marciacottoftl qual Ufa luflri,comefi uede.Ma uolendolifar bian– chi dentro il marciacotto,fi piglia calcina di stagno perfarli li'fln, & ut gono bianchirmi à queflafoggia.lt c he modo fi tiene lo dichiarar anu T ftmcao ( l t ) ne n a -pirotecnia al libro nono, e capitolo quartodecimo benìfilmo.ì lori che fi fanno per dipinger tai uafi uogliono efifer tutti minerali; acci poffino refìtere al fuoco fen%afmarrirfi punta dellaloro uìuacità ,percht i colori di kerbecome Indìcco,lacca,verzino,& altri fimili fono abbrug giati,&arfi dal fuoco. Et quando detti uafi fi diacono nello fiornacefi glion cuocere conlegne dolci,che facciano la vampa chiara ,acciocbe n tìngano i colori. Et parimente quando una terra foffe troppo vifcofa,t mente che ilauori crepafferò al fole, il rimedio farà mei temi dentro quella

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