GARZONI - La piazza universale - 1589

4<* 8 T 1 a Z Z JL tuererio . m a Lucretio poeta per nome de'elemenfhde'quali fi componela nel fecondo de rerum natur r ,j» quei yerfi. Quin etiam paffim nofiris in verftbus ipfis, Multa dementa vides,multa communio tterbis. Tcrrdia- TtrtnUMOnel ylib.ccntra Marcione dice da Romani ancora 110 . chiamar fi elemetho principi) della prononcia della voccfiecondo Giofijfo GioCeffo. Htbreo,ouerofon derìuati dAdamo,o almenodafuoiproffiminepot'hon de nel i Xìb.dell"antichità giudaiche afferma,come i nepoti dAdamo fi- gliuolidi Setfiecero due colone,unadi pietra,®l'altradimattoni, nelle quali lafiiaron ferine, e fiolpite tutte l'arti; & attefla ch'egli ride una di quefle colonne in Siria. Talch eie lettere ® caratterifiurono cbiara mete freddo lui fino à quei tep i.ma che forte di caratteri fofìe quella,non ™* lo dice.Tlinio nel fi t limo libro al capitolo quinquagefimofii~lo,tien que Tupolc- fl a .°P' n '°" e die gli Affìri)fofierogliinuentori,de' caratteri.altri tegono tao. ' gl' Egitti,®altri,come Eupolemo Hifiorico nel lib .de Regibu s giudea , vogliono che Mosifoffel'inuetore de'corattentarlo di quelli che s'vfa- uano allbora;et che i Fenicipoigli piglia/fero dagli Uebreufàcedo qual C 'errante die poco d innouatione,della qual cofafh metione Clemete Alefiandrlno CiriNo A- nel (ito libro de'Stromati, e CiriUoMefiandrino nel fettimo libro centra And i no Giuliano Apoflata.Et con Eupolemo tie l 'iflefio Attabano pur auttorgl C inde t'de.& Crinito,qual testifica in certi verfi ritrouati ® letti da luhhauer Canin i o. notato che Mose fu il primo che diede carattcriai Giudei : Et Cani V 'u?o r ° nella [ ua Cromatica Siriaca tiene che le lettere ò caratteri fané derìuati l i i c n i dagli Hebrei,&Caldei.Diodoro Siculo tiene,che Mercurio trouaflèi ca– ratteri in Egitto. Filone Hebreo huomo digradìffima auttoritàftima,che Àbramo gli habbiaritrouati,® cefi lfdoro.S.Agoflino,Eufebio,® Gin /tino martire s'ac cofano al parere di Giofefio:® i chiara cofit,che innan– zi ÒMosi furono i caratteri,pche trouiamo ferino nella frittura fiera, che egli apprefe in Igino tutte l 'arti,&Capienza degli Egitti), ne so co– me Ihaurebbepotutofare,feprima non hauefie hauuto lettere, ancora Oiigcne . chefappiamo,che battevano imagini,co le quali intedeuano.Si uede anco Giuda Apofiolo allega il libro di Enoch che fu innanzi à Mosi. E b nero che Copra quefio libro allegato i molta contefa fra Dottori.T^dim Agoflino. no Origene ned ultima Homelia fopra i numeri l'ammette per uero.Cof Tertulliano nel litro de Habi i u mulieru. Ma S. Agoflino nellibro deci– mo ottano della città di Diu,et nel quintodecimo al capitoloitigeftmo ter ZJ ,diceno troaarfi nel Canone de gli Hebreitet Hieronimo nel Catalogo Hieror .i - jfrfaftfffi folla Chiefa,et nelfeflo tomo de'CSmentarij fopra S.Giouannì, Gioia ani 1° l ' e n e P er Apocrifi.Giouani Annioda Viterbofiprai Commentari di Bero r o i dad 'ip kffaopinione cò Tertulliano,® Origene. Alcuni poi tigon^ partii olarmente,che Rh adornate foffe inuitore de" caratteri Affini-^ (cumc n o Gio Anai o.

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