GARZONI - La piazza universale - 1589
4 7 « * 7 . Jt\ 2 -t. Jt cencio dire, bene efl,diffe.bene erit;&da Tliniofon celebrati ì roffignò li nell'vna,&l'altra lingua docili, con tutto ciò-troppo chiara fi uede la diff trenta grande eh'e tra loro & noi,cffendo la nofiraoratione più p ta,piufeguetc,piu naturate,e accompagnata talmente co la ragione che luna e manca,®- diffettuofa fen%a l'altra .VerquefloiGreci chìamaron luna,e l'altra logos,e]fendo con un tal nodo tuttadue legate,e strette fieme.Oltra dì ciò per l'intelligenza delle lingue poffonO couerfare co tvt tarrprea tì,negociar con tuttofar feruìtio à molti che non le intedono, co interpre evì '^i ta J r ^ e ^ oro ^ quindi vengono gli interpreti de'linguaggio quali fervon Ciclone c ° m u n e r r t &* *• Regi & Trecipi nelle corti,per intender le ambafeiarie, che da motte parti remote vengono loro. Cicerone dimostragli interpr ti effer flati del numero degli Apparimi, ch'erano quelli che flauano pronti al feruìtio de'magiflrati, mentre fcriuendo a Termo, dice. Se pr ò Cof.i n Sicili a in long a apparino n e firigularem .c k propè incredibil e in Tradurrò t e r P r e r i s f u iMar fi'> j nn " s ™ cognoniiTe . et in unafua Oratione dichiara ' ti l'ufficio de gli interpret'hdicendo, A.Valenrinusefti n Sicili a interpres quo ìfte interpret e non ad lingua m Grarcam,fe d ad flirta , tk flagitia u lolebar. Seruon o anco mirabilmente a tradurreonde ne derivano Tra- duttori,i qualificando San Hieronimo,traducono alfe volte a parola per parola,& alle volte il finfofolo,laqual traduttione par che fiala più com– mendata dalgiudicio de'fcrittori. E tal profeffone è fiata figuita da lui fieffo,da fante Tagnino,da Aqvila,Simmaco,Theodotione,Agostino Vc- fiouo7>lebienfi,EdardoLeo,FeliceTratenfe,FrancefioXimenio,Eufibb CefarieJe,Hifichio Monacbo,Hieronimo Leopolitano, Culielmo Abbate Jrfaugienje, Iacobo Arciuefiouo di Genoa, Giovanni Re d'Aragona, Giovanni Dietebergio,Giouanni Ecchio,Giovanni Lapis Jlunica,Giouan- niTocano, Giovanni Quinquarboreo,Giofeffo Tiberino, Luciano Marti– re,Michele Adamo,Origene,Tatrofilo Scitopolitano.Tietro SutorcRp- berto Oliuetano,Simon Latumeo,Sofionio, Vulphia Vefiouo de' Gotthi, & da mill'altri in uarie lingue eruditi, & prattici da finno. Et qutfli Tradvttori,qHandofonfedeli,diligenti,chiari, e dotti veramente in quel Tt T " a n°j- « **** a l f ° m m o ^dio, come la Chic fa tiene :& nati per catodi a tante prouincie,& popoli diuerfi, come tien j neologia con r auttorità dellafcritturafacra.Oltre che effi parlando fa loro con lingue peculiari,come atteflaVaoloin quelleparole.Qp\c\ (\ gm s Ansdorn m \o^ w ?dellequali non difeorropiù altra, perche que- flo none luogo da difpvtare fimili materie. Sono anco fimili aiSanti,m fero chcjiprefumecb'anch'effi intendano in cielo tutte le lingue, the, fi
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