GARZONI - La piazza universale - 1589

riitone. 478 "PIAZZA di gigli, di rafie, dì radici, di gomme, di fali, di mìneral'uoue dalla mat– tina allaferanonparlano d'altro, che di quefle mi [Iure,® compofitioni loro con tanta naafea degli auditori,che il reubarbaro afiaì meno muo ve la colera delle perfbne inferme. h t quello bafii per narrar breutmen tele virtù, ® i vitti di qveflaprofetanedilìillatoria. Annoracione (opr a il xlix.DilcoiTo . Vedac i intorn o a'Diftillator i il Cardano.ne l libr o decim o de Rerum uariet a »lcap.yo.doae d ic e molt e bell e cole . D E B V R L I E R I , F A B V L A N T I , E T Contrafattori . Difc.f . ••Mefla i ^^^^ESCRIVET^DOBaldeffar Cafliglioniche cefiafiaburla,di Gattiglio- I j cenel fuocortigiano,che non e altro che uno inganno ami- n P-^jj* dettole dì cofe che non offendonofò almeno poco. Et le b fh&j ?féQ leconfiflonocofinelparlare,eomenelfhre;benchepivpro priamentc quelle del parlare fi chamino fàcetie,nouelle ,fn uolcche burleideile quali pari andò Piatone diffe,che fauole non eran altro che cofrfhlfcbenchepoffano efler uere, nelle quali fi debbono maeslrare prima iputthche nelle cofe dotte. Ma Eufebio Cefarienfie,n duodecimo libro de PrarparationeEuangelica.a / capitolofiecondo,dichia randoqualifauoles'habbianodainfegnareà quelli, dice. Quar e no n q'.iafcunquefabula5,fc d probatas.acutiles.à matribus.atqu e nutricibu ; Marc o t C n e u i s pneri s infundantur , come fon quelle d'Efopo che fon morali, & Marulo . quelle di Marco Marulo,® altre filmili. A quello propofito narrali 1^ Bocca- Boccacio in certi fuoi dificorfì dopò la Genealogia de'Dei, che Giacopo S. Seuerino Conte di Tricarico foleanarrare che Roberto figliuolo del R Carioche fu poi Re di Hierufialem, & Siciliani fi e ddiffimo ingegn qua fi difperato,fientendo lodar lefàvole dEfopo,fi pofie à leggerle, & d Il Caual - ^ uelte P eru "'" eall 'alti(fimacognitione della Fìlofofia. Quefle facetie ò cantc . fa'ti* fono di due forti, come dice il Cavalcante nella fua Rhettori l'unaèil raccontare qualche cofa piaceuolcò vera, òfinta ch'ella fi fita, nella qual cofia fi richiede grande artificio, douendofiiìffirimcrbene, & porre innanzi àgliocchi le cofe uerifimili,i coflumide condittioni, etut te le qualità delle perfone ,come alla narratone fi conviene : & oltra ciò chele cofe habbiano qualche poco dì difetto ,& brvttezja, fjM0l la materia delle facetie oue confifle il rifo.l'al tra forte di facetie e l'imi- CVntfafac tare,& contrafare con qualche difiormità,nella qual cofa era eccellente «ori. già CrafifoOratore,® atempimoderniMefierRobertodaBari, &pù* modernamtte il Teflino da Imola, con molti altri, che lafiefanon com porta àporre infcritto.Et queflì talifianno con gran dcslrezja accommo dar

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