GARZONI - La piazza universale - 1589
t> 1 f E R_S A L £. 48? thio,al tatto,alla durezza, al bel colore, alla nettezza, & in molti altri mod'hchenel difeorfo de' Gioilieri poniamo. In miìTaltre cofe dimofirano la grande^l* dell'arte,®- ilgiudicio degli artifictffitoi quefli profrfiori, le quai cofe fi fanno piu prefio per ijperienra lunga, ebe per fritti ù'alcu najortccbe uerfino intorno a materia tale. Bajta cheefjì fion riputati da tutti ualet'huomini vperfione ingegneuoli, onde netranno lode a meriti lorogiufla,& cpnueniete. Etfie Ifidoro ueltrigefimo primo delie fitte jtjhi mologie ha ritrovato il nero, parche Trometheo fiofie l inventore di que- Jl'arttt effendo fiato il primo cheporta/le l'anello con le pietre dentro, bc che.ilfiuofiofie 4ifierro *ome ufiano i villani oggidì, e non d argento,®.oro. Plinio. Tdìniq a qtteflopropofito(come bene allega il Biondo nel nono libro della fitta Roma Trionfante)narra che alfittotempo fu coftvmccbe gli anelli di fervenza gemma dentro fi mandavano daUofiofio allafpofa, forfè per li– gnificarle la fialde^xa della fede,cb'efier douea fra loro,Ma,cbe gli anel licofi d'argento, come d'oro foffero in ufo apprefìoaRomani, lo dimostra T l t 0 L Tito LiuÌQ,douenarra,che nella vittoria c'hebbe Annibale à Canne con tradìloro, feceratforre tre moggia d'anelli ,c'haueuano ilor figliuoli mortiin dito. Macrobiopoi ne' Saturnali ficriue, che gli antichi non por tar gli anelli fitbr.icali dagli orefici, comefùccìamo noi,per ornamento, mafolamente pn fegnarequalchecofa,fiecondo che Majfiminousb inta– nigli della moglie per fegnare, fecondo la relatione di Giulio Capitolino, c u ho C &• dice anco,cbe non era lecito hauerne più che uno, anzi era.cofa info- pi toliu me portarne difiu. Terò Gracco conjra Meuio diffe. Confiderate Quiri– ti allafiniHra di colivi » vedete che huomo di fieguito c quefìo, che va or nato d'anelli in dito come uan le donne. Craffopero nella guerr accr.ua Tarthifv. trovato anch'effo con due aneli a in dito, ma forfè erafetifato co me ricco e potente [opragli altri ch'egli era:® (rome dice Ifidato nel ui- M j t °k" gefimo libro delle fue Ethimologie)molti Rpmam per gravità s'afiencro da portare anelli ; ® leffiofelorone portarono due foli, (fendo tale vfian- Z<tpreffo a quegli , Fu tempo ancora chefiolamente l'ordine de Cavalli e ri (come dice Macrobio)ufaua la portatura de gli anelli, per diflinguergli dalla plebe, ® dai Tatritute i liberi foli ( come attefla ìfidoro predetto ) tifarono quei di oro, i libertini quei di argeto, e ifierui quei di ferro qual- tbeuoltatoue anco diliingue di tre forte di anelli chiamandone uno l'un- guloc'balagema detro,cofidetto, perche, fi come l'unghia e cinta dalla carne, cofì lagemma dall'oro : l'altro ilfamothracio, c'ha il capitello di ferro, manel re fio è di oro : e l'ultimo il Tynio, ch'i puro,® febietto, , . primatrouatoinBitbioia giàThynia detta, CI apropoftod t ciò Appio p p i 0 l l f ne Grammatico ne libri Egittiaci narra ,chel 'anello fi ufa di portare in quel dito della finifira mano ch'i più prefio al dito picciolo, per (fiere ivi una uena che deriva dal core,quafi che ejjo dito fa conejffo col cuore ch Hh 2 Signor
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=