GARZONI - La piazza universale - 1589
lime , 9große , ò tonde, ò mezfze tonde, o a mandorla, o in terzo, ò qua dre,oa coltello, o daflraffori, òfcuffine,oflucchc;epoiglifcalpeUi,egli figgeUi,cioè lo floz^p,la fàguccia, l'occhiollino, il profilatoio, ò diritto > ò torto, il pianatolo, o tondo, o ouato, o quadro, o fmufio, il brunitoio ò àlanzetta ,o a calcagno, i bulini, la ciappola o tonda, o quadra,! e fiefie t 0 diritte, o torte, o da calcare, o da fiugg elli ; il frappano con la fiua fal- tuzjade fiitcr e, o tonde ,o interzo, in quarto,o inficilo , il coltello da ri– fendere , il rafioio da piafire, la palla deWanella, il foratoio , le piailre da fmaltare ,daficoprire, e infieme la pentola, lamuffila,lo fcudcllìno ,il tnettitoio le pallette dafimalto, lo finallo, il boraciere, la borace, le fo– glie , lafolgola, il paragone, la tafferia, & fieco la pezja, lefetolegli auuiuatoi, lagrattapuggia, l'afe da rifibiarare, il faldatoio, le cole, il fil di ferro, il fil di rame, l'amalgama,! crogiuoli, le piafire dagettare , 1 cannali, le flaffe, loffio dellafiepia, la terra da formare, le lunette,& le fottolunette. Le loro attioni all'ultimo fono il lauorare a caldo, e a fred– do ; biancheggiare argento, lustrare oro, inargentare^ dorarcfar flraf fori, sgrafi, fmaltar e, limare, polire, fialdare, imbrunire, fire aneäa con le parti loro, ciocia tefia, le lunette, i filetti, i camuffali, & le ca- thene con le varie lor manierccìoè piane, in terzo, in quarto, in fifioi a ueffiaio, a matonzini, a rottellini, a rafie, a medaglie, a mapamondo, & c ofe tali. 7{on mancano finalmente i vitvj, <& i difetti anco in cotloro, perche gliOreficì( come bennota fanto Antonio nella terza parte della fuafomma, al Titolo ottano ) fanno affai frodi, vendendo pietre,®- gern me fai fi in luogo di vcre;c comprano argenti rubbati a pretto disfktto,ri utndendogliil doppio qualche volta,oltraicalici dickiefia,& altre co- fe,cheper disfare comprano dafurbi,& mariuoli,®- cofì ori, e gli argtti filati dipianete ; opiuiali -.finza che nell'argento, & nell 'oro cacciano al le volte,molte indegne miflure, facendo alchimie fiofifliehe in effi ; & in quell'idi legacacciano tanto rame, eh enei caratti,ne il tocco della pie– tra riefee a modo,percioche l'argento puro & fchietto ha da effer di dodi ci leghe, & l'oro netto efìncero di uintiquatro caratti. Ma,perche de glìorefici, & dell'opre dtriuate daloro ,parmihauere fufficicntcmcntc ragionatolopafiaròfecondo il fiolitoal altri profeßori. Annotation e fopr a il J j. Diicorfo. ' Vedali intorn o a gH Orefici Pietr o Gregorio Tolofano,ncl fin Sintaxe , al lib. JO.& cap.17.ou e dice molt e belle cofe Mh 2 DE 5
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