GARZONI - La piazza universale - 1589
r x 1 V E \ S jt 1 E. 4 ? 7 chiamantiafuefìino,perch'egli è inefìinguibile. Scriuc ^fnaf'ao ,cbe, A n fe m'albero s'inuolge con vn lenzuolo di quello lino,fi taglia,® non j. se tono i colpi. Dopo questo fuccede di pregio il bijììno • ilquule nafi t nella Morca,appreflo la città di Eli, per delitie delle donne, w già un gambo ài queflo(ilice Tlinio)è ualuto quattro denarUcomtfe fife slato cro.Que ft'artefie ben è utile,® necefiaria ancora àgli huomini,no è però tenuta, fe non vile, perche il mefliero è bafio, & poco netto,haucndo ilinaruoli fiempre la bcretta,ei panni imbrattati dì filetti di lino, come i fcartegi- ni di quei di lana.l'intentionedi quesì arte e attribuita da Tlinio nel Set– timo ad Aracne vergine Lìdia-.ma Tolidoro Virgilio è di parere, che gli antichi Hcbreinc foffero gliinuentori. dal mefliero di quefli fiuccedonoi Cordari,douefinataefifo artefice congliinftromentifuoi,cioecarri,òmat Q . r j l r ; ti, òfiordi, le mafiuolc, i molinelii,le botticelle, i tornelli,le volandoleà forconi > ipalufcell'hle manouelle, la nfazza di ferro, le maglie, i capi, e poi il filare, ti torcere. e qui fi troua lo ffago con le fine maniere,cioèfot- tile, e grojfo, e legiauette, e igomitoli dellofiago: e cofila corda,efiue maniere,ciobfiottile,grofia,sforzata,paragalli, fiarciuclle,ffarcine,far- Tcflari . tie,gommene, & altre tali. Co iprimi s'accompagnano ancora i Teffa- ri,che fecondo Tlinio,hanno hauuto l'origine loro nell'lfiola di Coo da Va fila donna moglie dì Tlate, la qual fu la prima, cb'efiercitafie al mondo quello mefliero; benché fi pofiapor di leggiero fia'l numero di quelle co– fe , che troppo arditamente rìfierifie quefio autiere. E quell'antica etade hebbe molte perfone in cotalmelìiero egregietcomeVboloe Cretenfe do na di gran giudicio in queft'arte, celebrata da Virgilio nel quii, io della Eneida,in quei uerfi. Olliferuadatur operum baudignaraMìnertia, Crefiàgenm Tboloe. CofitTcnelope da cui la tela fu detta Venolopea,®lcariote,percfiltr'el– la figliuola d'Icaro.Onde Ouidio nel terzp libro de Tonto difie. Morte nihil opus efl,nihil Icariotide tela. Lamadre d'Eurialo anch'effa prefio a Virgilio nel nono fi dimoflra teffx- trìceìn quei verfi. Vcfle tegens,tibi quam no&es fcflina,diesq; Vrgcbam,& tela curas folabar aniles. Valerio Fiacco nel primo dell'Argonautica induce Leda madre di Cafio rc,e Tolluce attendere a quefi'artcfcriuendo. lllis Tenareo pariter tremit ingeafuco Turpura quodgemina matarfpeffabile tela Duxit opus. Claudia EtClaudianoficriuediThetì. n o , Ipfa manu chlamides ofiro texebat,® auro. Uh 4 Et
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=