GARZONI - La piazza universale - 1589

P 1 V É R^S J. I E. 49 5 glidafiemefò da carneo da uita,cafirargli,domargli,guar dargli da lupi, medicargli,ongerli, lattargli, & cofe fintili > che tutte fono a quell'arte pertinenti. Ma questo bafli. Annotaton e l'opr a i l liiij. Difcorfo. Per cont o de" Poreari.vedaf i Celi o Calcagnino , al verb o fus.ch e eir a molt i Ino gin,dent e tratt a di cof e à quell o meftict o pertinenti . Et pei cont o de' Boari.leg - gal i Celi o Rhodigino.ne l libr o decim o dell e fue antich e Lemoni.a l cap 47- & co fi Gio.Giacob o Vuechero , nel fuo libr o de' fccreti. a cart e 169.f i com e de Pegora - ri, Se. Caprari. a cart e 301.& jor . D E* C A V A L L A R I , A S I N A R I , M V L A T T I E R I, oueioforriieri>ò fomegini , e Stabulari , e Sertiitor i , ò Fa- megli da fratta , eFabricator i d i Scene . Difc.l». ARERÀ cofafirana,efuor di modo ridicola,ch'io uoglia ce lebrar certi mefiicri,che tutto il mode quafi reputa -pili af fatto;®- a pena degni di eficrnominati,che fra l'eterne me morie de i fritti riposti,comc quel de i cauallari,de gli aft- nari, de Mulattieri,®- altri tali.1{ondimeno,per dimoflrar al modo che le hijtorie curiofe & nuouefon fate da me uife, & riuolte A feruitio, & piacere di tutti gli ingegni uaghi,&pellegrini ;fe mi fermo (p dir cofi)fopra unamofea ardìfeo ditrouar coi fritti de gliantichi,forfe più laude intorno a cotefia,che molti emuli moderni di troppo faporitogu fio nelle cofe di altri;no forano intorno a materie ampie,et comuni,che da infinita caterva di huomini,con infinità di cofe fono fiate minutamele ulti latc.Et qvindifeorgeraffi lainfipidezga de' maledici,®- quoto yanamete aprono la bocca,trattadole altrui cofe da dacie e da bagatdle, perche è molto maggior gradetto, effaltar le cofe minime,per natura loro bafit,et infime,che dilatar le gradi,®- farlo fruite cògìvdicìo inettecome fi ufi, & cofluma da quegli,cheputifeono troppo da mufebio,® da zibetto ne i difeorfiprofilatitcke ofano di metter allaflapa,cofiouerchio tedio delle lor rcplicatiani,& reuolutioni inutili,® in-efiate affatto.Ma p tirarla linea *f e gno > io lodo iCavallari,® anco ì Servitori da falla da gli altri reputa ti indegni di lodeperchefon custodi di animali nobilififmi ;cr fanno quel– lo che i Signori ifieffifianno,che qua do hano in fiaìlafictte,ò otto candii di petia,o di portata,fre(fiffimc fiate uifitano la fialla, ® co le proprie mani fi degnano toccargli la groppa, aprirgli la bocca, ® ordinar che fiano at « te fi co cura grande, ®"folle citu dine conueneude,biche in effetti, fa un poco più ghile l ufficio di uno,che dell'altro. tifi gli £ uruebi dd (erra- gliof'on favoriti dalgran Signorepcr efierguardiani celle fiufinofie don ielle,& più care alla perfinofu a,non fon quafi di minor favore degni 1 Ca vallati,

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