GARZONI - La piazza universale - 1589

labiada,mettergli,e cattargli la coperta,fargli il ietto, nettar la Jlalla ftregghiargli,pettinargli,aggroppargli la coda,porgli lafella per canal cargli,cingbiargli,nettargli i fornimenti,menargli fuora, tener lafiafa andare alla staffa del Tadrone,e fornito il viaggio,trargli la origlia,e la fiUa,fiegargli,fguaxp^argli, afciugargli, guardar [e lafella gli ha fatto male,mirar fe fon sferratile menargli à ferrarci cauallari,& feuitori da falla patifcono ancor'effi ì lor difetti .-perche quelli lafcian talhora i ca- ualli,& le callidio in preda ai Lupi per la debile'xuslodia che n'hano;tal bora le mandano à pafcerc ne frumenti di altri con danno efirefìo del com pagno;e tal uolta minano i folloni per intender fi poco delgouerno dieffi, e di tutta la madra:& queflifon furfanti in cafa co le niajfarefurbiper giocare,mariuoliper il rubbore,poltroni per non uolerfi troppo affatica re,ubbriacbipertroppo crapulare,diffoluti peruolerferreofaputa dc'pa troni Infuriare ;oue da di piglio alldrobba di cafo,e la portano allefgual drine,stannofu legaloxze con le femine di chiafio,vàno tutta notte fuor di cafa ciuettandojlafciano la falla in abbandono,c à pena fi ricordano di dare unaftregghiata al cauallo,cb'è lor raccommandato fopra gli altri. Sono fepolc bri da ogni parte sfanno di Hrcggia da ogni banda, pwzjan d fialladaper tutto,e apcnas'accostanoa alctino,cbelifinno vomito con quel tufo da cauallino tantoflomacofio l'infideltà,lapigritia,lapoltrone ria,l'ignordzad'b abito da difgratiato è più proprio loro,che non 'e il tufo da occa,agli Hebrei, & la perfidia ifleffa ai Marani.e credo che nel loro mefiiero babbiano'eletto con mestiero la forca il badile,& la coninola, perche molti di loro flarebbono bene fu una fiorca,per effer uitiofi, efiur- fanti ;e gli fi conviene la coninola dafiiagurati,e il badile dafotterargli viuinel letame come di folliti.Et con e fi nano del pori qnafi i Stabula– ri Es~lableridos detti da Spagnvoli,cbe so quelii(come dice ripiano) che hanno cura delle cofiepcrtincti alla stallai qualìflabulari al tipo de'Ro mani honorauano Uìppona Dea de'cavalli; & il fino fimiulacro era loca- to in stalla d'un di coftoro la difje Cantalicio come andaua in quel uerfio. Te mera quem nvtris merdapcrungit equi. Et apprefo a quefii s'attengono i Frabricatori delle feouefi quali al tipo F de'gcntili erano filiti di honorare Deuerra,laquole da quella cieca genti n l i l litàfu adorata per Dea delle fcoue.l Mullatieri,ouero fomierilatinamen Mn ||y te detti MMioncsfonfiati nobilitati daVentidio BafioTicentino, il qua r i. le(come narra Aulo Gelilo nel quartodecimo libro delle fue Trotti Atti cbe)attcfe ne'primianniagouernareimuli,&pofeiaper l'opre fue fie- gnalate fu tribuno,prctore,e eòfnlc %pmano;& fu il primo che trìofaffe de i Tarthi in Kpma.Ma però quefla cofa difpiacque tonto al popolo Hp- mano,cbe per tutte le strade di Rpma fi trovavano quefli uerfi fritti in foggia di Tafquinata. li Con-

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