GARZONI - La piazza universale - 1589
49 8 T I A Z Z Concurrite omnes Augura, & Arujyices, Tortentum \inufttatum conflatum esl recens, T{am mulos quifricabat confulfatlus eS~l. 7{f 7 resto banpoco honore veramente,fatuo che attendono alla cura da Seneca. rumale afiai nobile, & honorato. Ter il che Seneca nella epijlola nona- - . . gefima terza moflra che gli antichi vfaferoi muli alle carozje loro; Muu a Heli ° La ™P ri diofcriue,che Commodo Imperatore vsò le carozgecon le mula,e i mulattieri tutti cinti d'argento,&riccamente addobbati.Tli- tuo ferine eh e i muli fonben d'animo indomito, maperògenerofo. Et per queflo fra' Celtiberidice che qualche volta furon vendute le mule qua ranta mila nummi. Si legge nel primo dei Re, che Abfalon figliuolodi Dauid vsò vn mulo in battaglia, il che può dimoflrarefiufficìentemitc la gloria de' muli. C'èperò vna razza di muli molto vergognofa al mondo '• •I - C *M1 A l o n e. I A I eflan- quali per viltà fono còpagni di Mulattieri^ quali Azpne nellafua fom- GiurifcfS. naattr ^ u 'f ce l'infamia nel capitolo Ex quibuscaufi s infamia i fuki. t u r ; &' co f'Alefiandrò nelprincipio de'' Digtfi al titolo dehber.&pc - fthumis , Terò Ouidio nel nono delle Metamorfofi farimproueraread Ouidio . Hercolefe ben fu tanto virtuofo, che Gioite l'baueffe generato d'Alcme na concubina,con quelle parole. 1<lam quo te iaclas Alcmena matre creatum, Iuppiter aut pater efl falfus, aut crimine verus. MIIT"' 0 E ^ alemMari fflmotrattadafuperboAleffandro, chepiùpreflo volle M.v'aTò e » erchlamat °figliuolodelDio H amone adultero della madrein ffecie ne. di dragone,chefigliuollegicimo del Re Filippo. Onde Marco Varronelo da lapiaceudczja d'Olimpiade fua madre,che,hauedoliAlefadrofcrit tovnaepifl.colfeguetetitolo. Rex Alexande r IouisHemoni sfilia». re- fenfìe a quello del feguente tenore. Amab o filim i quiefeas , neqtie defe- ras me, neqn e crirainereadueifu s I u n o n é. Malum mihi prorlu s ma– gnimi illadabir, cum melireri s rnis pellicem illi eff e conficeris . Terò quefìi muli ne' Canoni fon chiamati indecori & inbabili a ciafeuna digiti BaUo. tdOnde non foto non poffono efler configlieri de'Trencipif còdo BaldoAn Lenta legirima? nuptia- . rT. de (tatù hominu m : non foto rimangono infa– mi de fallo fra huomini grauì,fe bene fon legitimati,come s'ha nella leg– ge quarta nel principio de'Digefi,al titolo de liber.óV poli hvndi.mane Eartolo. anc opoff.no effere nodari al banco del Giudice,fecondo Bar tolo. ff.ac\ leg Iulian.' epetum./ / quale èfegttito da Aleffandro nel còfiglio ottogefìmo. Il tabare ! J^Q „ fip HQ m a n c o addottorare,perche il dottorato è dignità, come dice 11 Felino. Bartolo nelprohemio del Codice,e il ZabarellanelTrobemio,delleCle- metine;benche fi faccia p confuetudine.come dice il Dottor Felino fopra la fecòda delle Clemetine,la quale è malamete fen%a dubbio introdotta. Ma chef non pojfono manco quefii mulacci effer teflimoni, come è no nel
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