GARZONI - La piazza universale - 1589
Virgilio. 504 P 1 U 2 ì A & guadagno de'patronifuor di modo . Et i ricchi eran chiamati l tes, quafi locipleni,idefi agri. & l'ifleffa pecunia, & ilpeculio fortironè prefifo à loro il nome à pecore, ch'I ma ricchezza preflo à cont grandisfimo momento. Cifono però molti auttori celeberrimi,! quali cono la pecunia efier detta dal fegno dellapecora,perche con tal fegno prima uolta furo fegnati i danari da Seruio Tullio Re de'Rpmani,Et pu fo alle memorie de'Greci fi ritroua,che Thefeo fegno i denari con la & col fegno d"unbue, per prouocare con tal fegno gli Atkeniefi all fe dell'agricoltura. Quindi la moneta di cento nummi fu detta boon,& quella di dìecinummi fu detta Decaboon, per ejfer fcolpitain quella l'imagine & l'effigie bouina. Di più gran copia diferittori nobilif fimi han tefiificato la -pila dcrufiicì effer molto più felice, & fortunata, che quella àe'cittadini,come il Mantoano Homero iffrime in quei verfì. Qfortunatos nimium fua fi bona norint Agricolas,quibus ipfa procul difiordibusarmis Fundit humo viflum fhcilem iufliffima tellus, Et Uoratio Toeta molto a propofìtofibrine. Beatus ille qui procul negocijs Vtprìfcagensmortalium "Paterna rura bobus exercetfuit Solutus omnifxnore. Et Lucrelio,parlando della vita rufiicadicÈ. Tum loca, tum fermo, tum dulccs efie cachinni Confueuerant,agreflis enimtum Mufavigebat. Et il mede fimo chiamagli ocij de gli agricoli DÌa,cioè(come dice il BcrO aldo) generofi.Et a propofito di queflo il Delfico Apollo nominò Aglfà Tfiofidio in Arcadia fielicisfimo, perche attendeva à cultiuare un fuo pic– ciolo podere, dal cui raccolto viuea, ne maipofie il pie fuori di quello in trita fina. Altri gli hanno attrìbuìtovarìe lodi, comeVarronc, qualdi ce la lunghezza della vita de gli huomini efier deriuata dal frutto del Trsncefco l'Agricoltura rigida , & offra , efiendo proprio delle delitie difie- Paaiùo mafia, &• diminuirla. Francefico Tatritio nel terzo libro de I nmt u- rir- -H»..pi,Wjca?, la chiama difcìplir.a da huemo eccellente, & ar– te di honeflxffimo guadagno, & olirà di ciò nectparia al vitto huniano, fecondo il detto de'Trouerbij. Qui opera tur ter ram iuarn , irp 'cb:- tur paiuSus . Arifiotile nel primo della politica, al capitolo quinto di– ce, che quefla fpecie d'acquifitìoncettata fiomminiflrala al mondo dal- lana'.ra . Trefifio à gli antichi ( dice Catone) era obbrobrio cfprc non col'.iuare bene i campi; & vn'huomo da bene era detto da lor C no, in fegno della ili ma grande che di quefl'arte unitamente ficenam A quefla v'atte fé Adamo da princìpio i coft Abele, & Caino -noe UO:J;:O. Lucreti» ,
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