GARZONI - La piazza universale - 1589

V 7^1 F E S S A L E . jo $ Quot lepores in Atho,totApes pafcvntur in Hybla. Et d'Hyntetto difie Maritale. Tafcat & Hybla meas,pafcat Hymettus Apes. Come dall'Api fi facci il mcUy 'cb'è ottimo in Sicilia,in Candiafm Cipro, nellaregione attica,in Calydna lfola,ncUa regione de Sabei,neh" Jfòle far funate, ® in molti altri luoghi ; come all'ultimo fe ne caui la cera, onde poi tranno il nome i Ceraiuoli,cke fon quelli che cauano la cera, artificio da Speciale,® da Alcbìmifla,fralaqual cera è notolaleuantina efìcrla Ccraiu ° u '- meglior e. Angelo Tolitiano commenda quella del monte Hybla, dicèdo. Gaudcbatcalamos Hyblxis iungere cxris. rol"iin Et ilTontario nel fuo Eridano commenda la cera Mantoana,fcrinendo. Eleltio falix,felix Montoidc cera II rotan o Eridanus. Efa cera fi tempera,® accommoda in nari e diuerf modi .-come la bian– ca fi fa peruigor del fole principalmente ,fecondo i due modi che pone Giovanni Angelicano, nel quinto libro della fuaRofa di medicina nel Gicuann principio: òper colorir, fi mefehia con cerufa,e termentina:a farla lutea "J ~S * c'intcruicnc l'orpimento,® pur la tcrmentina, a farla uerde li bifogna vcrderame,cpur la termetina,à farla di color d'oro,ci vuole il mìnio tri- tee pur latermctina;à farla incarnata ci vuol la lacca rotonda,cerufa,e termentina;à farla negra ci vuole il cinnabro trito,epur la tcrmentina; ® cofì va difi orrendo intorno agli altri colori. Et da effaprocedono quel le belle candele,e torzj,che fi comprano in Venetiad'vna delle quali bra Can:-'! tnar doueua Cantalicio,quando fcrìfie quei ver fi a quel Canonico fuo ami ciò. co,burlando. 7{pn ego IudiCus,necfumymibi crede,prophanvs t dir mihi candclas presbiter albe negas f 1 Cras tibi cras mittam dixiiiifcpius illas, T^ecpudet ® totiesfc michi verba dare f" Da mihi candelas monco te presbiter albe, 7\(» Candelabro vis dare trii~tc caput. Con tutte le preminenze,® lodi, c'hanno gli Agricoli della terra fi veg gono mefehiate mille còditìoni oppoftede quali fe io tateffi, Momo m'ac cufa rebbe per partialc;onde è forza cotar tutte quelle che io mi ricordo pe rfuggir le calonnic di coflui:comc che il conta.!ino,ò villano,è da mcn che unplebeo,perche il plebeo ripofapur la domenica, ® efìo moltevol- teancolafeflaèisforzato fidare intorno al frumento, e legumi ,frnou vuol perdere in vna bora quanto ha guadagnato in tutto un'anno. Egli par veramente maladetto da Iddio,perche oltra la maledittiiuegenera le,cbcp il peccato d'Adamo ricevè la terra,riceue mille particolari ma leditioni,provando l'ira d'Iddio da tutti i te mpi, pàrticola imer.te zelle pioggie,

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