GARZONI - La piazza universale - 1589

y ^ I F E l ^ S A L E . 51 1 villano,tato adire,comefe alcun diceffe Barrabafra'ladri,Euribatofra' furbi, Vrocuttefra gli afaffini, Harpalo fra facrilegi,perche non rcgna in lui communementc,ne confi ienza ne ragione,effendo un bue nel difeor foturìafino nel giudicio,vn cauallaccio nell'intelletto,vn'alfiana nel finti nittogrojfo più che il brodo de macheroni,eccetto che nel male èpeggio à"unmulo,hauendo tanta malitia che lo copre tutto dacapo apiede.Tcr quello il villano b battezzato co tanti nomi,di rufiico,di tangaro, difier pcnte,di madarazjo,d'irrationale,di ragano,di villan[corticato, e di vii lan Cucchino, che più diffiiace aloro che ogn'altro vocabolo. Hor que– stobatti. Annotation e fopr a i l ìvj. Dilcorfo . De gl i Agricoltor i ragion a in molt i luogh i Pietr o Vittorio , ne'libr i dell e Tue vari e Icttioni , Se marnin o a carte . <8. e 80 . & Sf - & col i Angel o Politiano.nc l fuo Pancpiitemon . Coli Pietr o Crinito,,^ ! 4. de Honcft a Difciplina , a l cap . 1 Et pa– riment e Gio. Thomaf o Frigio , à cart e 871 . com e fa anc o d alcun e cof e pertinen – ti al meftier o dell'Api,» cai. ? ?7. Se più oltr a cof i Gio. Giacob o Vuechet o ne l fuo libr o de fccreti.à cart e 3 76. cofi Celi o Calcagnin o à catt e 181 . D E T V T O R I . Difc.lvfj . yVFFlClO de'Tutori pajfa ancor'egli communemente nel numero, & nellafihiera de' mefiieri, imperò che fi fa profeffione ttretta da alcuni di tener la tutela de pupili, & delle vedoecome diperfiont meriteuolid'ogni difiefa,® bi- fognofi quanto alcun'altre digrandiffima protettione. Ve– ro M. Tullio nel primo degli vfficii difie,che la tutela era clmeffaaTv- torìper vtilità,®"giouam?to di quegli,che alla lor cura fino rat comma dathfi come anco laprocura della Republica afiuoiprocuratori: onde ha no detto gli antichi Giurificonfulti,che la tutela non fa altro, fi nonvna podeftàyoucro facoltà molto ampia dalle leggi civili data, epermeffa ad alcun\,acciò difendino qvegli,cheda lor pofia difendere nòfi pcjfono,ouer no fanno,p efier quanto all'ctà,& éjuato alle forze intellettuali inhabili affatto: & che Tutorifiano quclli,chedatifono aifigliuoliimpvber'hper amminiftratione delle lor cofefinche arrivino alla pubertà,nella quale e lecito governare ilfuo. Quefla tutela(corne narra Curio Sigonio nel pri molibrode Antiquo iuieCuuù Rerranerrm ) è derivatadalla legge „ delle dodici tauolc: abenche ò p cofiutricò ptr altro ar.cora,per auatifi ofiftruaffe di dare àgli inhabili ,òper età, ò per givdicio,itvtori,percio- the leggiamo negli annali di Tito Livio,® di Dionifio, che ance Martio RJ de Immani lafiiòLvcio Tarqvinio aifuoifigliuoli per tutore. Quindi Caio

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=