GARZONI - La piazza universale - 1589

Çï 2 " P I A Z Z A Caio Giurifconfulto nel primo capitolo de Tettamene . Tutelis , dtjjv * Lege duodecim tabularur a permiflum eft parentibu s , liberis fiiis , iiue fœmini s , fiue maribus , fi modo in potevat e (ìnr > tutore s nfc^faìto" t e ^ 3 r n c n r o ^ a r e • & ^ mede/imo dice Paolo Giurifconfulto , nel car Paolo eia f' t0 ^° vigefimo , co» quelle parole . Teftament o quemhbe t poffi v rifcófafto. mus tuiorem dare , (lue is Pra-tor, (lue Confili fit, quia lex duodeci m tabularum i d confirmât. Doue che tutti i Dottori aggiùngono, che fe il padre per forte non lafciafie il tutore, la legge iïtejja lo dà ; con– ciona che commandi, che il parente più prof/imo come herede f lui tutore; &quefiotale è fia giuri fi onfiulti chiamato legitimo tuto- Vlpiano re . Onde Vlpiano, parlando della légitima tutela, diffie. Légitima tutela» leg e duodecim tabularum agnati s delata ; (tint, & confan- guineis . &• di nuouo replica. Legitimo s tutore s nemodar , (ed MI duodecim tabularum fecit tutores . Ma fe per dìfgratianoncifiaan- co l'herede, che e il legitimo tutore, allhora viendata da quel Ma- giflrato, a cui per legge è fiato commefio che dia il tutore, come da M.Tullio TrettoreVrbano, &~da Confoli. Onde ènotaappreffo M.Tullio quel- puòlino 3 l a y 0 C e d i V e n e T r e t o r e • Pupillo s , & pupillas ceniffimam effe " prardam prètoribus . & Giulio Capitolino rifirifie, che Marco An– tonino Imperatore fu il primo, chefiacefie ilTretorc tutelatacelo con maggior diligenza, &fiudio fi trattafie de' Tutori, effendofiper aitanti creati i tutori da Confili Romani. S'appartiene anco alla ragione del– le tutele la perpetua difiefi delle femine,11 che intefi Cicerone,nella oratione per Murena dicendo, che le donne, per la infermità del coni– glio, fon fiate dichiarate dai maggiori efiere in podefià de Tutori. e Liuio. Marco C 'aton e prefio a Liuio,neUaoratione delia-legge oppia,dice quelle proprie parole. Maiore s noftri nullam ne prmaiam quidem rem age- refeemina s fineaucìote uoluerunt . & Vlpiano nel titolo vndecimo narra, che per la legge Attilia fu stabilito, che alle donne, & apupiM fienza quelli, fafferò afiegnati dal Tretore,& dalla maggior parte de' Tri butti : ilche viene a confermare ancoraTito Liuio, mentre recita l'Hi floriad'Hifpala Libertina con parole formali della fiopradetta maniera. H ora io no uogliofhr cumulo maggiore delle fientenze de' Dottori in qu sta materia.acciò non paia, che io uoglia uentìlar le materie de Uggisti apunto per punto,bastando quefiopoco a coloro,che di quefìo ufficio hanno più che tanto di cognitìone,ilquale,fe viene amminis~trato,& auito confedeltà, con giusti tia, con amore, con diligenza, non ha dub– bio alcuno che non torni in lode grandemente di chi l'efferata, fi c l'oppofito è un uituperio effrefio,&unafiommaingiuria preffo al mon quando i pupilli vengono ingannati da tutori, come finente fino tracciati nelfiuo,o conpocapmdenzagouernatho che laparte loro g negata

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