GARZONI - La piazza universale - 1589
v li i v t \ s a t E: < n negata èmpiamente, ò prolungata di fouetch'io, ò gli fono afcofele ra gioni del patrimonio* caricate le fpefe addojfo eflremamente, o rubba il loro battere* fatti litigar ne'palagi cotra ogni doueretdouefìfcoprela tnaluagitàde'Tutorhl'impietdJ'ingiuftitiaJ'infideltàJapoca ch'oggidì regna pur troppo appreffo a moltUco perpetua querel adi quel ni, che miferamente reflanoopprefft & aggrauati dall'empia Tirannia fon di par cut iena d'afìafmi meri, come in quefla parte fi dtmoflrano ver lo ilfangue loro.mafa di quefla peffima raz^a afufficicn%a ragionato. Anno t a t i one (bpra il l v i j. Difcorfo. Dell e cof e pertinent i a"Tutóri ragion a diffufament e AlclTandr o d'Aleflandro , nel 6. de' tuo i Di Geniali.a l cap. io . & dic e molt e cof e intorn o a quell o foggett o degn e d 'Annotatione . D E' G I O I L I E R I . Difcorfo l * i i j. tEBlìBRJO legemme,oucrolegioie,fecondolafenten %adi md 1 Tlinio,nel triegefmo fettimo libro*t di fioro nel ftflodecì mo,ìl lorprincipio dalle rupi del mote Caucafo:&narrano _ le fauole dcToeti,come Trometbeo fu il primo che rac- chiufeinvn'ancllo di ferro alcuni fragmeti di quel mòte et indìfe lopofe in dìto ,dado un debol pricipio in vna uolta all 'arte dell'ore fct,&delGioilieriinfieme. Racconta l'iflefio Tlinio nel fieflo libro, che ^MO nell'lfolaTaprobanavinafcono gioie molto preflantì, e rare. E Claudia- no ' no parimente allude, che nell 'I fola Erithra del mar roflo ve ne nafeono di quellepretiofe in quei -verfi. Talis eratErithtis in textu Hebridagemmis Liber agit currus, Et altroue delfiume ldaffie moflr agenerarfene afi'addicendo. Diues ldaffàis augefeat purpuragemmis. Et Sillio nel quintodecimo libro dintoflra,cbe digemme,fano ricchi,& copiofiafiai i Coramanti popoli Orientali,diccndo. Ardebat gemma Garamanti de carulave fl.it. Seneca nelfuo Hercole riferifee, che gran copia di gioie di Vario colore partorifee il Mar rofìo .Tropertio nelfecondo libro di quefte cofe pretiofe dice abondaregrandemente l'India in quel verfio. Indica quos medio vertice gemma tenet: EtilSabellico dice l'ifleffo in quei verfi. g Cernere erat quicquid gemmarum prodiga mittit< «o India,quidqutd opum pelago fcrutatur Erithra. Era'fiumi gemmiferi particolarmente fon notati da Tlinio ferace.
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