GARZONI - La piazza universale - 1589
bafli intamoalla profeffione eccellentiffima de'Gioilierì,la qua! nonpe cai» altro eccetto che confallace Alchimia contrafa tal uolta le gio uere, ® fi sforza di uender lana Francefe a quclli,cbe nonfono nepe ne prattici delle magagne loro. Annoration e (opra il !t>iij . Difcorfo . Giorgi o Aricol a fra gli altr i fa vn trattat o particolar e dell e Gioie , mofr o nobi – le, Jc illullre.S i può veder e que l che di ce ancor a Celi o Rhodigin o , nel prim o li– bro dell e lue Antich e I.emoni..i l capitol o nono, * col i Gio. Giacob o Vucchero , nel fuo libfodc'fecreti. a cart e rèi. Et pariment e il Cardin o , nel libr o de Reru m Vanctate, a cart e 1 i l I'allopio . DE C A C C I A T O RI DA F I E R E, V C C E L L A- tori. e Pcicarori.Difcorf o Iix. ELIA caccia dafiere, & animali terrestri fi dice gli inn tori effere flati i Thebani,natione famofa per inganni, rubberie,® per giuramenti fialfi, vituperofa per veci/ioni dipadri,® per congiongimen:i diihoneili tra parenti: dai qualipajfaronle regole di qurfto effercitio ai T hrigij, ge te no meno ìmpudica,ma più fiocca,® nana, i quali per ciòfurono poco /limati dagli Atheniefi,®- dai Lacedemoni popoli di loro piugraui.\S dimeno più anticamete fi leggono Invienti atte fi findal principi doCayn,Lamech ,7 ^embroth,lfimael, ® Efiau quali tutti per te/limo delle fiacrelettere,furon robufli cacciatori. Qvefìa profeffione i da m parti notata come di uana fatte a,difivdio inutile,di piacere infe gico, di crudeltà iniqua,a" efìercitio da huominipeffimi,percbe nell'anti– co testamento non fi legge ch'alcuni attende fiero alla cacciale no tnaclit'hgli Idumei,® le giti che non conobbero Dio.Etfi* nelle Hiflcrie deTaganinonfitruouach'alcunhuomofanto]auio,neFilofofo fifiecac ciatore,ma fi ben molti pafiori, ® alcuni pochi pefeat ori.e SanHi mofiopra il Salmo ottogeftmo fecondo, ti cui detto è allegato in Efaualladiflintione ottogefimafeita,diceapertamente. Non inuenrm in (crip r 11 ris SancTi s Sanc -trin - alique m ucnarore m , p'fcarore s iniifr - nimusSanclos . // qual detto iffione Giovanni de Turrecremata tenderfi del -vecchio teftamento , per cagione della lìifioria d'E chio,® Ilubertofanti, che furono con tutto queflo cacciatori : ® A guflino dice, che quefiarte è la più malvagia di tutte l'altre : e i fi Concili) ,1 'Ebilitano, ® quello d'Orliensla prohibirono ,& la danna– rono net clero.Et nefiacri Canoni non pur è vietato ai cacciatori, che poffano aficendere agli ordini fiacri,mafe glifofiende anco il grado terdotio , c'haveflero già ottenvto . Da quefla procede la tira de' Signori, perche gli animali, che per domatura fenoliberi, & che *K 3 fecon-
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