GARZONI - La piazza universale - 1589

t6 -co ^Gir %A m ZOLLO me tenne più ver fati in talfubietto, produre in luce lafentenza contrarrn ptie di coflui,per stomaco fouerch'io delia Jua indocilità, repulfo dalla lin gua di tutti i dotti, & eruditi.Hor promulgate voi quel tantoché ingenua– mente fentite di quello Ruttore, & imponiamo ftlentio in quello me À tante voci querule, che clamano affiduamente centra quello • Proth o Buffone & Ignorante , a nom e di tutt o reflercìto - d e Buffoni e t Ignoranti . B EN CHE ad h principalmente non tocchi in quefla cofa fententiare pernonfapere cofi ben di gramuffa s come bifognar ebbe,anzi pia pr sto s'appartega à tutto il collegio voflro,che sà di lettera,pereffer voi i ve ri pali della latinitàja quale Uà attaccata à voi,comefa il cauiaro fu le co te de i libri da dozenna ; & benché noi altri non habbiamo studiato Cu r ego Cat o animaduertif^em^^e , manco quelt'altropaffo Tytir e t u piatu le , perche andando à fcuola non habbiamo mai paffato il- cuium pecus fempre fiamo Slati di quelli,chc leggono la tauoktta, e il ceturolo:&fé pu femo artiuati più innazi,no habbiamo fatto altro folto, che dal lamia fili rudibus,a// e d\fiordanze,rompendofi la testa cefi per vn mefe ne i rub li,ancora doue non potè/fimo mai arriuare al numero del tréta in bene,per- ch'et attorno troppo groffi di legname: con tutto quefio per vnabuffo come quella, fapremo dare ilgìudicio noltro, & fenteiiare in vna cofa ce fatta, pche ab alfueti s non fit compaffio , verbi gratia faremo affeà buon giudiciointorno à quefla Tiazgadel Gar%pni,perche fisa, che,fevoleuà fare vna Tiazja bella, la doueua fare com'è quella di S.Mar co in Venetia, oueramente come quella di Siena ch'è fatta à Chiocciola, e non farla com quella de gli ^ifinelli à 'Bologna come ha fatto. Epoijè quella è vnafiaz %a, doue ha pollo le cefte daifigboni ? ì panieri dai pomi? le gabbie d poniti carnieri dai colombi? & doue ha polio i meloni, le perfigheJe ci fe,le cucole,i nauoni, i ver%ottì,&\ Gabufi da mangiare ? Vedete dig che fimilitudine diTiazza èquefla, c'ha il titolo d'Vniuerfale ,e purnon c'è anco dentro Cabalao dalle menole, nè tanti altri, che vangridando parocchiole, cappe fante, cappe longhe, cappe da deo, egranceuole d mattina fino alla fera. Se quella è vna Tiazza", come fi vanagloria Uni, dou'è Cjambarin dalle correggie, Parafo dalle rifade, la Mattina che fa tante pazjie, Sant'in che cuoce le ballofe, il Moretto dalle bruggiate, na Menega dalle fritelle, Francefchin dal Leccabuono ? è pofjìbile, che la piazza poffa Ilare fenza colìoro? fe quella (come lui dice) è vna TiaZ% in qual dìfifa mercato ?efeil mercato fi faconde vien la robba?e fe la ba vien, doue fi paga lagabella ?efe lagabella fi paga, dou'è la Donn fe la Doana vè,perche non l'ha chiamata Doana pia prefio che Tiazza, *fi fendopr'mala Doana, che la Tiazza; Io per me non sò dir altrove non que

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=