GARZONI - La piazza universale - 1589
5 # P 1 J Z Z J il Minotauro contra Thefeo,Medufa contra Terfeo,Circe contra VUffeìl Torco contra Menelao,il monfiruofopalude coìrà Corebo, l'infidiofa Me dea còtra Meleagro,perche tuttalafchiera de'uitvjs'unifce perfàrlouno, eccellete uitiofo affatto affatto!inuidieje maleuole\e,le detraimi,gli off ci cattiuide paffioni dell'animo, glifdegni,l'ingiurie,gli olttaggije uì dette, le uergogne tutte fanno ricapito in corte, qu'tui lafiuperbia t'inai "Zfd'alterezza fi fublima,la boria uota in aere,la rapacità riè bafienoda libidine no. ha ritegnoja perfidia non e corretta,la crapula figuaza, Pira faltella, l inuidia fi dimena, e tutti i uitij mantengono una habitatione urialbergo,® un letto uergognofo dentro in corte.Qjfiuiglifluprid rapi mentigli adulterijdc fornicatìonid puttanefmide ruffiane fono i giuochi e piaceri de' cortigiani,® huomini nobili dotte èun naufragio di tutte le virtù,unaoppreffiorie di tutte le boutà\doueifiemplicifion beffathigiufli perfeguitatidprofontuofì e gli sfacciati fan fùuoriti.foli quiui uànproffie rondo gli adulatoria mormorator'ulefpie,i referedarv\,gli accufatoria ca lòniatorià gagliofià maluagi le male lingue,i truffatori gli inuentori de' tnali,ifeminatori dizizania,® altra generatione di ribaldUtuttala ui- ta de' quali è coperta di confufione, ® di uergogna.onde le par che tutta la bestialità delmondo fi fia rac colta come in un corpo, nelgreggie de cortigianirfcopredofi in loro unafiiperbiafilmile a qttelladel cotiallo,Una crudeltà di Tigre,una rapacità dalupo,unaofiinatione da mulo,unddfla tio da uolpe,una uarietà da pardo,una mordacità da cane, unapetulaH- tia dabec aroma ignoranza da caflrone, magrofferia da Afino, Una foneria da fimia . Qiituifi trouanoifuriofì centauri, le perigliofe chime– re , ipazjt fatiri, le(porchearpie,leribaldeftrene lefidileconduefor-' vie,lemedulemonHruofe,i protheiuarij,glihorrendiBntqrjglltk gordigriffonìà terribili dragoni,® quanti frani e fpauentofi mofìrìcteò giamai la natura contra fiuauoglia. Quittiogni qualità di uirtù patifce ifiuoi carnefici, e tiranni. e in femma tutta ladifgratia, e tutto il mal de mondo verfain corte.incompagnia d'ilei ua ta perpetua carefiia delle co fé, creficendo fouercbiamente il pretto delle robbe ; le delitie dellagola, che confuma le proprie foslanze,® quelle cheuengon di fuori ilapompa gloriofa del vaftire,ouefiffienàepiù che l'entrata non capifce, la corrut itone de i coftumi ,male d'infinito d'anno ; & quando la corte fi pa mluogo,oime che (porca coda fi lafiìa ella adietro.quefiì' ritrovano te mo glie vergognate, quegli altri adulterate,ole figliuole menate via per meretrici. alcuni altri i figliuoli fiubornati, o ì ferui, & le finti corrot– te , Che accade a dire molte parole ? fhfft un pianto, un lamento tropp grande , comefi Troia ardeffe tutta, uedendofi l'affetto della città m tato come lafaccia duna meretrice.A'ggidgi a tanti molila libertà che fi perde nelle corti.l'inquietudine de defiderif ambitiofide fpefc intolera- folli 1
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