GARZONI - La piazza universale - 1589
V % 1 y E ì\ S A l E. 5 j T bili per far fi honore,le vane fperanzf de cortegiani portate dal vento , ì slenti & le pene continue per far rìttfcit adi dficommodo di camere,di let to,di mafferitie,diferuitù,e di tutti gli agi,l injìdie che fi tendono t'un l'ai tro ,le.irremunerationi,anù ingratitudine efbreffe de Signori *he ejjalta no un buffone, uno ignorante, un ruffiano,un ganimede » un parafino, un fgherrOyC tengono bafìo vn dotto,vn letteraro,vndifciplmato ,vn virtuo- fo,vn fauio.&fei flati degli huomini cofinobtli,come plebei paiificono in corte i lor difetti particolari,che a nominarli tutti btfognarebbe te fere vnafelua d'epitetti bestiali; ne le donne di corte mancano de fuoi diffet- ti ,&vitij,hauendo in lor congiùnte la fiuperbia,& la pompa del ve /lire, la morbidezza velia carne J'otio inimico d'ogni.uirtù, la difciplina th'in fégnano loro i libri cortigianiai'amoie,lecomedie,lenouellc,le faccticJe canzoni che s'ufano in cor te,dalle quai cofi apprendono dannofiffmi CO/1 M mi , vanitàànfolenza^rrogarrraamportunità, sfacciatezza, fforchpr- Za , contrntionc ,pontiadittione, ofìinatione,vendetta,aflutia, malitia, loquacità, procacità, petulanti a, & disbone fio ardore di lafciu 'ta. Ol- tra quello, che imparano dalle matrone vecchie t cherudifpono legiouani in tutti i mali affari, &fcruonolor per norma in ci afe una fbecic di rihai deria,infegnaàole di abbellir fidi lifciarfì,diforbirfi,diptttinarfi, dì ftrfi i ricci,eglianelletti,di dar fi il belletto, di profumarfi, di ninfarfi , di va- gbeggìare,di rubbare,di trappolare, d 'incantare, di Urtare ifuoi amato- ri ,effèndo(come dice Hicronimofanto contra Giouiniano)!arti famiglia– ri delle donne Solamente htganni,fiodi,veleni,malie, & vanità dincan- ii.e tutte queste cofe fi reca dietro la corte,miferia,infelicità,® feugur a V cimlntic di quelli che l'amano&ome ben nota la Signora Vittoria Colon C o I o u n * • na in quella slanza,ebe comincia. tAltri ne le gran corti con fumando Il più bel fior de lor gioitemi'anni Mentre vtile &• bonor vau rie creando, Sol ritrouano inuidie,oltraggi,e danni, Mercè diugratìTrencipitcbein bando Toffhanno ogni virtute,efiol d'inganni, E di brutta auaritia hanpieno il core Tublìco danno al mondo,cdisbonore. Con le quai parole conchiudo uolonticri questo riffretto difeorfb intorno alle perfine di corte. Annotation c foprai l Ixij. Difcorfo . _ Dell e cofe pertinent i a'Cortigian i fi vedr i <]nalch e particolar e ne l libr o dell a •iuil c Conucrlation c de l Guano,f c nell e let ret e di Monfignorcd i Gucuara . Li 2 D E
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